Furio Diciz parte piu vitale del pensiero di· Pareto - un pensiero troppo spesso dimenticato" in ossequio alle scomuniche idealistiche contro le classificazioni e le distinzioni, contro il cosiddetto « trattare gli atti spirituali " come cose esterne ", classificarli, trarne uniformità o leggi ... >>- 1 , la parte piu costruttiva e attuale proprio del suo Trattato di sociologia generale è forse, non già 1·1 celebre teoria delle élites, ma la critica, che per tanta parte ispira e circostanzia il libro, verso quelle che il Pareto chiamava teorie e che il Bobbio preferisce definire come ideologie, « se intendiamo per " ideologia ", nel1 'uso polemico della parola,. un programma etico-politico camuffato da teoria scientifico-filosofica >> 2 • Ma la validità euristica di questo metodo logico-sperimentale, la ineluttabilità di una delle principali constatazioni su cui si fonda, e cioè che l'uomo è per tanta parte non un essere logico ma un essere dominato dalla fede, dal sentimento, dalla passione, a cosa approdano quando dalla concretezza delle diffusissime indagini e critiche particolari vengono sospinte verso la formulazione « scientifica » di criteri generali della conoscenza, verso la delineazione di una visione d'insieme della realtà? La distinzione fra scienza e ideologia, fra il campo dei giudizi di fatto e quello dei giudizi di valore, l'asserzione della loro irriducibilità e non comunicazione ·3, che sembrano costituire la parte fondamentale di quelle formulazioni d'insieme, aprono per lo meno la via ad una nuova serie di .problemi : ammesso che nella scienza sia vero ciò che è verificato empiricamente e nella ideologia sia vero ciò che è in accordo con i sentimenti di chi ne è partecipe, rispunta l'eterna questione del peso che_ nei criteri stessi di ricerca e di verifica dello scienziato - specie lo scienziato di fatti umani e sociali - hanno i sentimenti, le passioni, la fede delle ideologie di cui ' . . . . . come uomo e pur partecipe; e inversamente, se proprio una caratter1st1ca esstnziale della indagine scientifica è il rifiuto dell'assolutezza, il procedimeqto per approssimazione e la possibilità di continue revisioni, insomma la negazione di- ogni verità data in sé, come si può, in nome della distinzione e incomunicabilità, escludere le ideologie dal partecipare a quel processo di formazione della sempre mutevole verità che è la storia nella sua interezza? · La stessa rigida distinzione interna fra la verità, l'utilità, e l'efficacia di nna ideologia sembra contrastare a quel moderno concetto di verità che si sostanzia in gran parte proprio di utilità e di efficacia, di capacità di modificare continuamente il «mondo»; e l'astrazione che, ad esempio, un Pareto rimproverava alla critica razionalistica dell'illuminismo, potrebbe infine ritrovarsi forse piu in queste suddivisioni rigorose di un campo di verità scientifiche da un campo di moti passionali e sentimentali, senza l'ammissione 1 Cfr. _ivi, p. 357. 2 Cfr. ivi, pp. 359-360. 3 Cfr. ivi, pp. 373-374. Biblioteca Gino Bianco
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