, 444 Furio Diaz punto di vista specifico da cui si è ·messa: ma non si apriva cosf un problema piu vasto e di fondo, che andava al di là della semplice compresenza dei punti di vista scientifico-storici, a investire il fondamento stesso della possibilità di una distinzione di valore e di significato della conoscenza storica rispetto all'attività pratico-politica? Né erano di soluzione dell'aporia il rigore della determinazione dei « tipi >> di cui si vale la sociologia, e l'impronta di scienze sperimentali che, attraverso il concetto di chance la sociologia stessa, e attraverso il metodo delle ipotesi comparative la storia, si sforzavano di assumere. Il rinvio alla possibilità dell'uomo di una presa di posizione di fronte ai valori mediante una scelta, come al fondamento di tutta quella sua stessa produzione scientifica, piu che per una certa implicazione trascendente e fideistica colpiva forse per il contrasto di questa essenziale derivazione pratica con tutto quell'apparato di differenziazione conoscitiva, quasi che la distinzione svelasse infine un suo fondo di oscillazione e di duplicità, la repugnanza del « dotto >> a riconoscere una piu sostanziale implicazione, con la conseguenza di togliere di sincerità e di chiarezza, attraverso quella equivoca giustapposizione di piani, alle stesse concrete - e pur assai significative - indagini storiche e sociologiche. Comunque, la posizione di un rapporto fra i due piani, scientifico e pratico-politico, che nella correlatività serbi una rigorosità di distinzione categoriale, è attraverso tutto ciò divenuta assai piu ripiena di problematicità di quel che lo storicismo stesso non intendesse _comportare. Insomma, non sono soltanto la sintesi di universale e particolare delle epifanie storiche ~rociane, o il reale-spirituale della individualità storica di Ranke in contatto con Dio, rinverdito dalle evoluzioni storicistiche di Meinecke, a suscitare perplessità, quando la loro asserita posizione di superiore significato universale scopre un nesso ben piu immediato e contingente con la vita politica. Perché anche la professata rinunzia ad ogni principio universale della storia - che è poi rinunzia al punto di vista unitario di una sua interpretazione generale - apre la strada a unità metodologiche la cui comprensività dei piu diversi punti di vista specifici, il· cui porsi come nesso scientificamente valido delle singole ricerche necessariamente unilaterali, importa anch'esso una determinata implicazione sostanziale. E la « politica come professione>> di Max Weber, nel suo problematicismo aperto ad una scelta, sempre condizionata, dei valori da immettersi nella connessione dei rapporti di forza, è in fin dei conti già essa stessa una scelta, la scelta di quel principio e quel metodo di azione politica che s'intonino ad un tale problematicismo 1 • 1 Cfr. in merito le osservazioni del Cantimori nella sua introduzione alla traduzione italiana di ?olitik a~s Beruf e Wissenscliaft als Beruf (Il lavoro intellettuale come professione, Torino 1948), particolarmente pp. 15-18 e 26-27. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==