Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

POVERT A' DELLE FORMULE C'è stato un momento, due o tre anni fa, nel quale sembrava che si aprissero al pensiero socialista possibilità di rinnovato confronto, di liberazione da formule fatte, da provincialismi, da preconcette chiusure. Erano i mesi della caduta del mito staliniano e, con esso, di molte altre mitologie concatenate. Era il tempo di un tentativo di discorso fra l'esperienza russa del socialismo, quella laburista, quella jugoslava, fra diversi apporti del marxismo teorico e diversi filoni di ricerca sugli sviluppi della società contemporanea. In ogni luogo, e anche tra noi in Italia, era parso che stesse per iniziarsi una età di vivace ripresa di pensiero. Molte cose sono venute, dopo di allora, a turbare il processo appena intravisto. Aspri contrasti di Stati, di sfere di influenza, di classi, miopfe di uomi~i, hanno rialzato cortine di incomprensione. Sono ricominciate le asserzioni di incomunicabilità fra le diverse esperienze e diverse elaborazioni teoriche. Si è giunti fino al punto di affermare, di fronte al congresso dei comunisti jugoslavi, che ciò che è « errore » non si discute, neppure si confuta, va semplicemente condannato. E di come si _debba punire il « deviazionismo », sia pure esso richiesto da tutto un popolo e sostenuto dalla dirigenza comunista di un paese, si è voluto dare freddamente l'esempio con la fucilazione di vecchi militanti marxisti come Imre Nagy. Mentre, per altro verso, si riprende, da parte di certi socialisti-conservatori d'Occidente, a volere verso il comunismo sovietico non la discussione, ma la crociata. Anche in Italia pigrizia e conformismo hanno di nuovo gettato acqua sulle faville dello spirito critico e del pensiero creativo marxista. Epp·ure è appena di ieri un risultato elettorale che, nel momento stesso in cui presenta una sinistra forte e un partit~ socialista al centro di consensi crescenti, con_ la grande affermazione della Democrazia Cristiana sembra farci avvertiti di quale lavoro in profondità sia da svolgere per la messa a fuoco di programmi . di trasformazione della società nazionale. Lavoro che ha bisogno del libero e convergente apporto di tutti gli strumenti della ricerca, dell'aggiornamento critico, della previsione teorica. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==