Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

420 N orman Birnbaum vari settori del medio ceto inglese, ma ciò non ha comunque nulla a che fa:-e con una prospettiva socialista. C.A.R. Crosland sostiene che « ogni società deve avere qualche schema sociale convenzionalmente accettato)). È concepibile che tale gerarchia di condizioni sociali sia altrettanto rigida ed ingiusta quanto la gerarchia di classe ormai superata, ma ciò è abbastanza improbabile in pratica, in quanto è difficile credere che la scomparsa di differenze di classe e la loro sostituzione con una serie di ceti gradualmente ordinati non diminuisca le ineguaglianze sociali )>(p. 189). Egli parla chiaramente di « ineguaglianze sociali )> in termini di parità (o quasi parità) di prestigio e di valutazione. Confonde il termine « classe )), che generalmente si riferisce a strati differenziati da criteri oggettivi, con l'aggrupparsi di ceti. E la sua confusione non è semplicemente verbale, poiché propone di non fare assolutamente nulla contro il potere dell'attuale élite inglese o dei gruppi sociali di sicofanti che vi si aggrappano, non dice come essi debbano essere privati delle loro posizioni privilegiate. In ogni caso, la gerarchia sociale non si basa su ~tteggiamenti, si basa su cose perfettamente tangibili come il potere e la ricchezza. Il rimedio del Crosland contro lo snobismo in Gran Bretagna è di aumentare il tasso di mobilità sociale verso l'alto, malgrado non vi siano prove evidenti per concludere che il tasso sia diverso da quello americano. Ma egli, naturalmente, non prescrive ricette per superare la resistenza dei gruppi inglesi, attualmente privilegiati, a queste istanze. Comunque, l'interpretazione che dà il Crosland della società inglese è veramente errata. Egli crede che gli strati superiori della classe operaia, ottenuti maggiori guadagni ma non condizioni· sociali migliori, siano i piu scontenti settori della società inglese; la realtà dimostra invece che il settore piu scontento è quello della piccola borghesia, ed è solo un'opinione d~l Crosland che gli. operai vogliano essere uguali ai borghesi. È difficile prendere sul serio la sua profezia che « ... appena le vette saranno invase dai parvenus e quelli alla base potranno .vantare parenti o amicizie tra quelli al potere, il ..p..restigio di questi ultimi dovrà ovviamente declinare>> (p. 230 ). Le proposte di riforma dell'istruzione mostrano di nuovo la resistenza a pe_nsare a maggiori trasformazioni nella struttura sociale. Come molti laburisti, egli deplora il sistema inglese disperatamente confuso e basato su sistemi di educazione sbagliati, che ha funzion~to per tanto tempo su tre livelli : uno per l'élite, un altro per la borghesia ed un terzo per la classe operaia. Egli crede che sia possibile convertire le scuole aristocratiche in istituzioni democratiche; ma come si può arrivare a ciò senza attaccare l'aristocrazia? E il suo mettere in guardia contro gli estremismi dell'egualitarismo potrebbe ave~e un s~nso se egli avesse previsto qualcosa di egualitario: in questo conte- ~~o invece 11 suo allarme è certamente gratuito. Nella politica per l'istruzione 11 Crosland ripete molte tendenze presenti- anche per altri problemi. È favoBibliotecaGino Bianco

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