Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

« W elf are-State >> e Socialismo nazione economica: preso nell'ingranaggio della propria deduzione egli ha perso di vista il problema nella sua interezza. Può essere che il socialismo sia sopravvisuto alla sua utilità, ma ciò non risulta dalla dimostrazione del Crosland. I dati che egli fornisce per dimostrare il declino delle tradizionali forme di sfruttamento capitalistico dimostrano che nuovi e piu sottili tipi di sfruttamento sono a questo succeduti. Il futuro del socialismo, nell'Occidente non meno che nei paesi dell'Europa orientale, dipende dalla soluzione del problema della burocrazia. Ma precisamente su questo punto il Crosland rifiuta l'analisi. · Forse la ragione del suo rifiuto risiede nella convinzione che il problema della burocrazia sia insolubile. L'esclusione dell'operaio dal controllo sul processo di produzione sorge « inevitabilmente » dall'imperativo tecnico dell'organizzazione industriale. Si rigettano tutte le proposte di controllo operaio per la loro inattuabilità. Poiché l'autore accetta la inevitabilità di qualcosa di simile all'attuale struttura industriale di controllo, non sorprende che non veda ad essa possibili alternative. E si badi che il suo consiglio non è dovuto a mancanza di alternative, poiché egli si compiace di indicare la « democrazia industriale ad alto livello >> come via di uscita da queste difficoltà. Ma è ora di esaminar~ le proposte programmatiche del Crosland. Vale la pena di riportare la sua concezione del socialismo: « Primo, una pro, testa contro la povertà materiale e lo squallore fisico prodotti dal capitalismo. Secondo, la preoccupazione di "benessere sociale" nell'interesse dei bisognosi, o voppressi, o disgraziati, per qualunque causa. Terzo, la fede nell'eguaglianza e nella "società senza classi", e specialmente il desiderio di riconoscere al lavoratore i suoi " giusti " diritti e adeguate condizioni di lavoro. Quarto, il rifiuto dell'antagonismo concorrenziale, e un ideale di fraternità e di cooperazione. Quinto, la protesta contro le inefficienze del capitalismo come sistema economico, e specialmente le sue tendenze alla d~soccupazione di massa >> (p. 103). Come si vede, alcune di queste formulazioni sono piu liberali che socialiste, o per lo meno non sono originalmente socialiste. Il terzo e il quarto punto sono piu specificamente socialisti; ma è H che il Crosland appare piu che mai limitato. Il suo socialismò, in effetti, si riduce alla difesa dello stato di benessere organizzato in .base a princip1 politici liberali; egli non pensa che siano possibili istituzioni sociali strettamente socialiste. Il liberalismo del Crosland, invero, non è solo fonte della sua riluttanza a prendere in considerazione fondamentali modifìçhe nella società britannica, ma esso lo induce perfino a interpretare erroneamente la sc'ena contemporanea, dal momento che gli fa ignorare i motivi per i quali l'originaria soluzione liberale non è piu adatta a una società_burocratizzata. Prendiamo ad esempio del pensiero del nostro autore il suo modo di affrontare il problema della trasfor- · mazione socialista della natura umana. Non gli si può far colpa di ignoBibliotecaGino Bianco

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