Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Segnalazioni 547 unitario e compiuto. Egli vede nell'inizio della N .E.P. e nei trattati persianosovietico del 26 febbraio, sovietico-polacco del 18 marzo (dopo il faliimento . dell'Armata Rossa di Tukhacewsky che inutilmente attese l'insurrezione polacca) e nel trattato di commercio anglo-sovietico del 16 marzo 1921, lo sviluppo di una politica con la quale i bolscevichi russi « relegarono la rivoluzione internazionale al secondo posto; di primaria importanza fu il raff orzamen to del governo rivoluzionario già stabilito in Russia>> (p. 347). Anche se meno compiuto, piu interessante, ed attinto da fonti in maggior· parte inedite, è il quadro che l'A. <là dei rapporti tra i paesi capitalistici e l'U.R.S.S. dopo il trattato russo-tedesco di Rapallo. Notevoli ad esempio le informazioni e le spiegazioni sulla cosiddetta questione dei petroli russi, (il F. scrisse nel 1926 un libro su questo argomento: Oil imperialisn1) ~ sulla partecipazione sovietica alla rivoluzione cinese tra il '24 e il '27. Per questi ultimi avvenimenti il F. si servi non solo delle testimonianze di Cicerin, ma anche di quelle di Leo Karakan, vice-commissario agli Affari Esteri, principale negoziatore nelle discussioni che portarono al trattato cino-sovietico del maggio 1924. Dello svolgersi della situ azione che portò al predominio della destra e di Ciang Kai Schek nel Kuomingtang ed alla sconfitta proletaria del '27, il F., pur dando ampie notizie sui dissensi esistenti in seno al gruppo dirigente sovietico, fornisce una spiegazione sostanzialmente favorevole a Borodin (e quindi a Stalin) e riti@ne utopistiche le posizioni di Trotzki j : « Allorché gli estremisti, venuti da Mosca, cercarono di affrettare i tempi della rivoluzione cinese, ...at· tirarono su di sé il fallimento della . . propria 1mpresa >>. Ricpnoscendo al F. il pregio delBiblioteca Gino Bianco l'informazione minuziosa e vastissima e, d'altro lato, constatati come inevitabili certi difetti della sua opera, perché del lontano 1930, bisogna però rilevare come in essa si senta la mancanza di una spiegazione dei nessi che legarono la politica estera sovietica con la politica del Komintern. Il libro infatti (e forse per influsso dello stesso Cicerin, il cui « antagonismo... verso la Terza Internazionale... era ben noto >>) insiste troppo sull'elemento puramente democratico e difensivo della politica estera sovietica di quegli anni (ed a questo è portato dalla sua stessa ideologia radicale) e poco tiene conto invece di certe esigenze rivoluzionarie del comunismo su scala mondiale. :È d'altronde proprio su i nessi che legano la politica sovietica a quella delle forze rivo1 uzionarie del mondo che mancano studi non propagandistici o faziosi, apologetici o denigratori. a. m. IL DIBATTITO DELLE IDEE Totalitarismo e cultura, Antologia da « Con fi uence )>,a cura di G. Brioschi e Leo Valiani. Prefazione di A. Garosci, Comunità, Milano 1958. Nel 1952 il Prof. Kissinger fondò, sotto gli auspici della Università di Harvard, la rivista « Confluence », assegnandole la funzione di · « foro internazionale )) ai dibattiti che dal 1952 si svolgono nelle sessioni estive di quella università tra studiosi europei e americani sui problemi piu gravi della civiltà occidentale. La data, il 1952, e la diversità e complessità dei temi svolti (ne citiamo alcuni a caso : « si possono risolvere i problemi contemporanei con il metodo democratico? )); « il ruolo sociale del-

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