Segnalazioni unità proletaria fra il 1943 e il 1945. Molto ìnteressante, a questo riguardo, uno dei documenti riportati in appendice: la dichiarazione dell'esecutivo nazionale del PSIUP, datata Roma 1 ° maggio 1944, in cui il poco entusiasta commento alla svolta napoletana di Togliatti offre occasione a un ampio riesame della posizione del partito di fronte ai grandi problemi internazionali e italiani, all'URSS e al PCI. Nel testo, invece, il C.B., quando deve affrontare esplicitamente la differenza fra PCI e PSIUP, la riduce, in modo assai poco convincente, a una diversa accentuazione degli aspetti militari (PCI) o politici (PSIUP) della Resistenza. Anche il rapporto, di grande importanza, fra solidarietà democratica e solidarietà di classe risulta poco chiarito. Ma del1 'unità della Resistenza il C. B. ha il merito di proporre implicitamente una visione articolata e problematica, non . . m1t1ca. Circola, in tutto il libro, il nenniano « vento del Nord )): la diffidenza verso gli alleati e quella analoga non solo contro i governi Badoglio e Bonomi, ma anche contro il CLN centrale, portano il C. B. a offrire uno schema di questo tipo: a Sud, restaurazione; a Nord (CI,NAI), rivoluzione (o· almeno, te.l}tata rivoluzione). Riunitisi i due tronconi, cosa ha prevalso? il C. B. non ce lo dice espressamente, ma, pur nella cautela e nella incertezza delle conclusioni, tutto il discorso porta a una visione non molto ottimi- . suca. c. p. STORIA DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI Lou1s F1scHER, / sovieti nella politica mondiale, 1917-1929. Vallecchi, Firenze 1957, pp. 1075 (Collana storica, voli. LXI e LXII). BibliotecaGino Bianco Quest'opera, pubblicata per la prima volta nel 1930 e ristampata nel 1950 negli Stati Uniti, con una prefazione di notevole interesse « ... costituisce degli annali piuttosto che un'analisi ... )>, come dice l' A. stesso. Il F. lavorò nell'U.R.S.S. dal 1924 per sedici anni come giornalista é coli divenne amico di Cicerin, Commissario del Popolo per gli Affari Esteri dal 1918 al '30, di Litvinov, aiutante e poi successore di Cicerin, di Rakowsky, ambasciatore a Londra ed a Parigi destituito poi per la sua posizione trozkista, e di molti altri dirigenti della politica estera sovietica. Il suo libro s'avvalse in particolare dei consigli dello stesso Cicerin, nonché delle possibilità di poter consultare gli archivi del Commissariato per gli Affari Esteri a Mosca e gli archi vi personali dei diplomatici sovietici suoi amici. La posizione dell'A., uno di quei radicali statunitensi destinati a diventare roqsveltiani negli anni successivi al '30, nel giudicare la politica estera sovietica, partiva da constatazioni di questo genere: « La Russia ha rovesciato dagli altari l'usura che domina ancora la civiltà occidentale, ha reso quasi impossibile di vivere, o almeno vivere comodamente, senza lavorare, ed ha fatto funzionare il colossale meccanismo della produzione e distribuzione economica p~r il bene generale e non per il vantaggio privato >>. Pur essendo questo libro ormai superato da nuovi studi ed avvenimenti, il suo carattere cronachistico gli dà tuttora validità ed utilità specie per la consultazione. D'altro canto molte informazioni conservano notevole importanza documentaria, perché at.tinte in· archivi che in periodi successivi non è stato piu possibile consultare né agli studiosi sovietici né a quelli stranieri. Il periodo dal 1917 al 1921 è quello dall'A. trattato in modo maggiormente • . .
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