Segnalazioni SULLA RESISTENZA R1ccARDo BAUER, Alla ricerca della li- , bertà, Parenti, Firenze 1957, pp. x-532. R. Bauer ha riunito in questo volume trentacinque suoi saggi e articoli apparsi dal 1944 al 1956 su varie riviste: « Occidente ))' « Politique étrangère )), « Realtà politica ))' « Il Ponte », « Critica sociale )), « Lo Stato moderno», ecc. Gli scritti sono raggruppati in tre parti: fascismo e antifascismo, il partito d' azione, critica politica, e ricostruzione. Non essendo qui il caso di parlare della loro possibile utilizzazione come documenti di singoli momenti della vita pubblica italiana, ci sembra interessante metterne in rilievo la ispirazione fon' <lamentale, che è quella di uno dei piu coerenti moralisti polit~ci dell'Italia di oggi. È un moralismo che rivela un temperamento ·aristocratico fino all'ascetismo, e insieme sempre impegnato a fondo sul terreno didattico (anche l'enfasi dell'antiretorica e le ripetizioni vanno ricondotte a questo spirito pedagogico). Aristocratica è la sostanziale condanna di tutto o quasi il popolo italiano piegatosi al fascismo; e il senso delle élites di pochi liberi che hanno il dovere di promuovere la rigenerazione di tutti è vivissimo sia che si accenni al Risorgimento sia che si parli dell' antifascismo e della Resistenza, sia infine che nell'articolo, rivelatore fin dal titolo, Non poteva essere altrimenti, si lanci Biblioteca Gino Bianco come il manifesto della « Resistenza tradita)). Rappresentante, ci sembra, di quella coesistenza di neo-illuminismo e di storicismo crociano che fu propria del partito d'azione (vedi, ad esempio, le sue professate simpatie per il liberalsocialismo, anche se il termine poco ricorre nelle sue pagine), il B., anche sul piano del giudizio piu strettamente politico, o meglio del giudizio sulla funzione della politica, individua bene certe posizioni tipiche di quel partito. Il quale, per bocca appunto del B. (Crisi minore, commento al congresso di Roma del 1946), alla tesi che nella lotta sociale e politica la sintesi la fa la storia, contrapponeva l'altra che la sintesi dovesse farla, invece, il partito d'azione, come coscienza mediatrice e come funzione « anticipatrice >>. Se si pensa che anche il partito comunista, per diversa strada, arriva a porre se stesso come identico alla sintesi storica; e se, d'altra parte, si ricorda l'ironia di Gramsci contro le mediazioni delle an.titesi reali fatte a tavolino, che costituiscono uno dei tanti tentativi di « mettere le brache al mondo», il richiamo alla posizione del B. individua un punto ancora di attualità. Vogliamo infine notare che lo scrupolo del B. di « dire la verità >> è tale che egli vede, e scrive, cose tanto reali, quanto sottaciute dai politici « realisti >>: cosf anche il B. riesce, in qualche punto, a conseguire quel tipo di rivincita che è proprio dei grandi moralisti. a. c.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==