Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Tra Belgrado e Mosca 543 Post Scriptum QuestÒ articolo era già in bozze quando ci è giunta notizia dell'esecuzione di ~agy, Maleter, Gymes e Szilagy'l All'orrore per l'efferatezza dei procedimenti si accompagna un senso di sbigottimento per la prova che essi forniscono della mancanza di fantasia di una politica che non vede altra via d'uscita al di fuori dell'assassinio «esemplare)), che rinuncia deliberatamente a cercare la via del consenso poiché essa è piu difficile e complessa di quella del terrore. · Ma l'efficacia immediata di un tale gesto di intimidazione può essere annullata a _lunga scadenza da effetti di ben altra portata. Uomini come Nagy costituivano un'alternativa, in seno al comunismo, agli errori compiuti dal .comunismo stesso. Eliminando quest'alternativa si contribuisce a forzare l'insoddisfazione delle masse verso prospettive al di fuori del comunismo e anche del socialismo: la morte di Nagy è una vittoria non di Kadar, ma di Mindszenty e di Esterhazy. Quali che possano essere le divergenze presunte o reali nei gruppi dirigenti dei paesi socialisti, le intenzioni riposte e i piani a lunga portata di questa o quella frazione, gesti come questo sono atti a ricacciare le masse in un atteggiamento di sorda, ottusa opposizione, che non conosce piu distinzioni e sfumature. Di qui la sempre maggiore importanza che assume il fenomeno jugoslavo, la~sempre maggiore azione di richiamo sotterraneo che esso è destinato a esercitare se riesce a reggere all'offensiva. C'è un paese socialista in cui ha luogo, a tutti gli stadi e a tutte le forme, un'ampia discussione sui risultati e le prospettive del socialismo, e in cui ci si rivolge alle masse non soltanto per esigere obbedienza, ma per mobilitare la loro consapevolezza, il loro spirito critico, il loro senso politico. Se negli altri paesi di democrazia popolare il popolo non passerà, o non passerà tutto all'opposizione antisocialista, ciò non sarà dunque dovuto alla politica di forza dei dirigenti, bensf all'esistenza e all'esempio della loro bestia nera: la Jugoslavia. . C. M. Biblioteca Gino Bianco

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