Tra Belgrado e Mosca 541 A paragone impallidisce l'eco contrastata dei programmi delle ardenti minoranze intellettuali polacche e ungheresi, troppo prese dai problemi della condizione umana nella società socialista per poter tradurre in solido consenso di massa la propria ricerca. Le posizioni jugoslave, articolate nella sostanza ideologica, politica ed economica, ricavano immensa autorità morale dalla riuscita resistenza alla contemporanea congiura staliniana e al peloso interessamento occidentale. È dunque impossibile, alla spontanea domanda su che cosa si riprometta la politica sovietica con questa nuova interferenza, prendere per buona l'alternativa che viene correntemente proposta: scissione interna della L.C.J. o resa per necessità. No. Tutto sommato, i dirigenti del PCUS sono oggi dell'opinione che perdere una Jugoslavia equilibratrice sia di molto preferibile al perpetuarsi di una influenza jugoslava all'interno del blocco orientale. ·con una decisa condanna essi si ripromettono di fermare un pericoloso proc,esso « revisionista » : un alto là inteso a scoraggiare gli imprudenti e a bloccare i processi coagulanti all'interno dei partiti comunisti. Tutto ciò però non basta ancora a spiegare l'ispirazione sottesa a questa operazione politica. Ognuno converrà sulla miopia di chi, trovandosi alcuni denti cariati, recida una vena palatale sol perché responsabile di far sentire vivi i denti dolenti. Ormai molti elementi consentono di isolare il nucleo originario che anima il nuovo corso dopo l'abbandono dei grandi propositi del XX Congresso sovietico. A questo punto soltanto si ritrova una scelta intrècciata a motivi ideologici. La convinzione che per un lungo periodo l'URSS e gli altri paesi diretti dai comunisti debbano mantenere ogni sviluppo negli argini amministrativi-economici, pare aver conquistato il campo. Non rimane quindi che mantenere lo statu quo affidando - in attesa delle condizioni ideali per un nuovo disgelo - l'elaborazione ideologica e l'azione rivoluzionaria ad alcuni partiti comunisti occidentali 2 • primavera del 1956 ai compiti dei comunisti nella lotta contro le tendenze neutraliste e agnostiche. Cfr. Walter Ulbricht, Grundfragen der Politik der Sozialistichen Einheitspartei Deutschlands, Dietz Verlag Berlin 1957, pp. 46-47 e 48. 1 Esemplare di questa ammirata simpatia è il breve apologo che trascriviamo, conosciutissimo in tutti i pa_esi~orientali. - Kruscev: Ecco qua la stoffa per un abito di cerimonia. - Sarto di Belgrado: Questa stoffa basta per due abiti e un paio di pantaloni. - Kruscev : Qui da voi il taglio per uomo è cosf attillato? - Sarto di Belgrado: No. Qui da noi però il signor Kruscev è un uomo normale. 2 I / errei redattori del « Dibattito politico )) dicono la stessa cosa di Gilas. Cfr. La nuova classe, ed. Il_Mulino 1957, pp. 204-7. « Le sue possibilità (del comunismo nazionale - n.d.r.) sono attualmente maggiori negli stati non comunisti ... )). · Cfr. « Il Dibattito politico)), 16 maggio 1958, n. 111, p. 11 « In realtà BibliotecaGino Bianco
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