Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

TRA BELGRADOE MOSCA Questa volta la polemica tra Mosca e Belgrado ha il merito, se non altro, ~i aver ridotto al minimo il preludio ideologico. È vero che il « Kommunist >> dell'aprile conteneva una confutazione ideologica delle tesi preparate per il . VII Congresso della Lega dei comun~sti jugoslavi e, a distanza di u~ mese, il « Quotidiano del Popolo » di Pechino ha fatto eco con una condanna· dell' « antimarxismo-leninismo >> di Tito, cui non ha tardato ad associarsi con zelo il 10 maggio; il berlinese « Neues Deutschland >>. Ma già Pospielov parlando a Leningrado, e la stessa « Pravda >> del 9 maggio hanno precisato la natura politica del dissidio. Da parte jugoslava, dopo aver fermamente sostenuto che la. pratica politica staliniana ha portato ad una « revisione pragmatista )), non si è perso tempo nella botta e risposta ideologica; a tutte le lettere si sostiene che le « ~differenti forme nella edificazione del socialismo dipendono esclusivamente dalla loro forza vitale e dalla loro verifica pratica, e non dal!' approvazione data da uno o dal!' altro consesso internazionale >>.· Diradate le nebbie, si è venuti a bomba. Introdotto il dissenso da parte sovietica quale mero conflitto ideologico, a distanza di venti giorni si è già alle prosaicissime sospensioni dei crediti e dell'assistenza economica. La tesi che si trattasse di una impennata teorica era apparsa subito insostenibile. Teniamo conto di come - da qualche mese - si andava preparando il VII Congresso. Grosso modo l'impostazione ideologica era rimasta quella del Congresso 1952, quando con l'autogestione, i Consigli operai, il decentramento amministrativo e la serrata critica dei blocchi, si precisarono i punti fermi dell'esperienza jugoslava. Nulla di nuovo e di sensazionale dunque. Ci si preparava ad un congresso di ordinaria ammi-- nistrazione dedicato ai problemi scottanti del burocratismo, della sperequa-· zione nella ripartizione degli utili e del funzionamento delle Comuni, tutti quei motivi critici contenuti nella lettera dell'Esecutivo della L. C. J. pubblicata a fine febbraio. Se mai una chiarificazione ideologica si preparava, essa era piuttosto diretta a confutare le tesi sulla nuova classe imposte dalla polemica che il terribile- simplz'ficateur · Milovan Gilas conduce dal carcere, con tutta l'autorità ed il fascino di chi paga con l'isolamento un reato di pensiero. Biblioteca Gino Bianco

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