« Welfare-State » e Socialismo . perché il declino çell'Inghilterra come potenza mondiale - fonte di disagio personale per milioni di inglesi - è inarrestabile. C.A.R. Crosland è troppo intento alla attuale favorevole congiuntura economica e al suo eventuale perdurare all'infinito per trovare altre analogie per l'Inghilterra che non siano gli Stati Uniti. Ancora qualche altro infortunio economico e politico, e la Germania di Wèimar potrebbe rappresentarne un piu coerente termine di paragone. (Donald MacRae, u~o dei piu cauti scozzesi di Inghilterra, ha indicato la Francia dopo il 1918 come l'analogia migliore). Ma ho detto abbastanza per sottolineare che esistono notevoli ragioni per essere poco ottimisti su ciò che seguirà al presente equilibrio instabile nella politica britannica. ·Intanto, pur essendo tale equilibrio già in dissoluzione, gli intellettuali ' si sono presi la briga di legittimarlo. Il successore di Harold Laski alla London School of Economics (un istituto divenuto necessariamente rispettabile) è Michael Oakeshott, che si è affermato con una filosofia politica il cui presupposto è che la migliore politica consiste nel non fare niente. Altri h,anno celebrato l'èra della burocrazia, spiegando che tutti i problemi politici sono in effetti problemi amministrativi.· Altri ancora hanno assicurato alla perplessa élite britannica, talvolta con l'aiuto di professori americani, che Platone certamente si sarebbe identificato con i suoi reggitori-filosofi. In .questa atmosfera, la protesta verso qualunque cosa - tranne che contro i protestatari - è considerata di pessimo gusto. In- breve, un importante settore della intellighentsia ha dichiarato che viviamo, se non nel migliore dei thondi possibile, nel quasi unico mondo possibile. E questo, almeno, vuole goderselo. La sua soddisfazione è stata però contestata da un'altra parte dell'intellighèntsia, che segue il principio di non godere di nulla che piaccia ai conformisti. Gli Angry Young Men, la cui esplosione sulla scena inglese seguf la dichiarazione fatta da un eminente anglofilo sulla morte dell'opposizione in Inghilterra, sono spesso visibilmente apolitici. Ma le, loro aspira- .zioni sono sempre di destra: il feticismo del gusto, le esagerazioni della coscienza di classe, la tendenza a raggiungere ciò che è chiamato T he Establishment, cioè. la ristretta cerchia di per"sonalità universitarie, ecclesiastici, alti burocrati, direttori d~lla radio, e personaggi svariati che dominano la nazione come un comitato d'affari. Il Crosland in verità discute molte cose della società inglese che questi letterati non amano. Ma lo stile del suo libro, e il suo carattere, lo qualificano come un giovane « per bene>>. Il libro del Crosland non riesce a toccare la dura realtà della società inglese. Le premesse di fatto da cui parte sono piuttosto poche e piuttosto semplici. La tesi principale è che il capitalismo è stato aggirato. Tendenze << irreversibili >>rendono impossibile sia la disocc·upazione su larga scala che notevoJi abbassamenti del livello di vita degli operai, cos1 come la concentra- . Biblioteca Gino Bianco
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