Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Dag Halvorsen sulle relazioni fra oriente ed occidente. Semplicemente. si è avuta una azione piu decisa. Il nostro primo ministro è uno dei pochi uomini. di governo alla cui sincera volontà di distensione credano anche i sovietici. Ciò dà alla Norvegia e alla Danimarca, come pure alla Svezia già neutrale, la possibilità di porsi come intermediari tra i due blocchi, proponendo soluzioni di compromesso e cercando di ricreare un clima di fiducia. Queste finalità sono senz'altro decisive per una nuova politica, e trovano appoggio nella maggioranza del partito laburista, anche se qualche acceso anticomunista come Haakon Lie, segretario generale del partito, ha pubblicamente dichiarato che ap,prova l'installazione di bombe atomiche in Norvegia, e se d'altra parte l'estrema sinistra conserva un certo sospetto sulla sincerità di Gerhardsen. Nella scorsa primavera. il quadro è improvvisamente mutato. Sulla questione del riarmo atomico della Germania occidentale si è accesa una disputa che non ha forse precedenti nella storia del laburismo norvegese. Il Buntestag aveva accettato in marzo le armi nucleari, cosa che non si prevedeva cos1 rapida. Molti osservatori ritenevano anzi che Adenauer avrebbe atteso i risultati dell'incontro al vertice. Questa decisione colpi di conseguenza l'opinione pubblica scandinava non meno di quella britannica. Finn Moe in Norvegia sosteneva la necessità di discutere il piano Rapacki: « Observer ))' « Die Welt )), e « Le Monde )) si trovarono d'accordo. In Germania era stata presa improvvisamente una decisione che, se attuata, avrebbe impedito ogni discussione per lo « sganciamento )) di una fascia neutrale dal blocco per un lungo periodo di tempo. Tanto piu che i paesi dell'Est dichiararono inequivocabilmente che avrebbero risposto con l'installazione di rampe per missili in Polonia, Cecoslovacchia, e nella Repubblica tedesca orientale . .C'era comunque una riserva. La decisione del Bundestag avrebbe dovuto essere accettata dalle potenze della NATO. Il « New York Times )) propose, insieme a « Die Welt )), che il problema venisse esaminato alla successiva sessione della NATO in aprile e all'incontro dei ministri degli esteri in . maggio. Fu l'occasione per una riscossa in Norvegia. Ad essere precisi, questa ebbe origine a un convegno di studenti socialisti due settimane prima di Pasqua. L'Associazione studentesca socialista di Oslo approvò una risoluzione in cui si dichiarava che la Norvegia avrebbe dovuto porre il veto a qualunque decisione di concedere armi nucleari alla Repubblica federale tedesca. Fin qui, tutto era perfettamente normale, questa risoluzione era già stata presa altre volte senza sortire effetto concreto. Ma quando i sostenitori del W elfare State rientrarono dalle vacanze pasquali, lessero sui giornali che la risoluzione era sostenuta da 45 deputati laburisti. Il Parlamento è di 150 membri, e il Partito laburista ha 78 deputati: una nutrita maggioranza laburista aveva dunBiblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==