Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

, 512 Livio l\Jaitan Resta da dire del terzo settore, ·quello dei paesi in cui l'influenza determinante tra le masse viene esercitata dai Partiti Comunisti di formazione staliniana. Di paesi capitalisti avanzati questo settore ne comprende, in ultima a~alisi, solo due e cioè la Francia e l'Italia. Per quanto riguarda il mondo coloniale, nella fase' attuale due paesi possono rientrare in questa medesima categoria, e cioè il Brasile nell'America Latina e l'Indonesia in Asia. Molte delle considerazioni fatte a proposito del settore precedente valgono anche qui. Né la IV Internazionale né le sue sezioni in Italia o in Francia pensano che i partiti di 11ogliatti e di Thorez siano rigenerabili, cioè possano dive- - nire gli strumenti della lott~a rivoluzionaria del proletariato nei due paesi. Lo sviluppo stesso della lotta di classe porrà il proletariato prima o poi dinanzi a scelte decisive e sarà proprio in questi momenti che i PC dimostreranno la loro assoluta inadeguatezza. Anche la classe operaia italiana e francese dovrà darsi nuovi strumenti di lotta, nuove direzioni sia politiche che sindacali, se vorrà realizzare quella conquista del potere che - ad onta di tutte le divaga- . zioni riformistiche e neoriformistiche - resta l'obiettivo essenziale del movimento storico dei lavoratori. Ma anche nel caso dell'Italia e della Francia non bisogna mai perdere di vista -la necessaria distinzione tra il punto di arrivo e il punto di partenza. E il punto di partenza è che in questi paesi la parte piu viva del movimento delle masse si esprime ancora attraverso i Partiti Comunisti e i sindacati in cui questi partiti hanno un'influenza preponderante. È dunque nell'ambito di questo movimento che i marxisti rivoluzionari francesi e italiani (come quelli brasiliani o indonesiani) debbono trovare il contatto con la classe. Nella fase attuale non e' è altra via 1 . Naturalmente anche nel movimento delle masse influenzato dai PC i marxisti rivoluzionari dovranno esercitare una funzione di stimolo, aiutando la maturazione progressiva di settori sempre piu vasti del proletariato e favorendo la formazione eventuale di gruppi o tendenze di sinistra. L'elemento di diversità, rispetto alle condizioni esistenti nei paesi in cui la socialdemocrazia è tuttora dominante, risiede soprattutto - almeno per ora -· nella diversa struttura ·<·organizzativa dei Partiti Comunisti, che non consente l'organizzazione aperta e· piu o meno legale di tendenze o di correnti. Inoltre, le organizzazioni della IV Internazionale non possono prescindere dal fatto di essere costituite nella loro grande maggioranza da militanti che provengono dai PC con cui hanno rotto spesso in forme assai violente. Per queste e per altre ragioni che non è possibile enumerare qui, in paesi come l'Italia e la Francia, pur valendo l'orientamento del lavoro preponderante nell'ambito del movimento di massa influenzato dai PC esistono organizzazioni indipendenti della IV Internazionale con una loro netta fisionomia organizzativa e con loro qualificati organi di stampa: in Francia il Partito Comunista Internazi?nalis~a eh~ pubblica « ~a Vérité des travailleurs », in Italia i Gruppi Comunisti R1voluz1onar1 che pubblicano « Bandiera rossa >> 2 • . 1 Naturalmente non va ignorato che una parte del proletariato italiano subisce l'influenza del PSI. Si tratta p.e~ò di settori meno vasti e in genere meno radicalizzati. 2 J?ati i limiti dell'articolo non esaminiamo casi piu complessi come, ad es. quelli del Giappone e della Grecia. Per quanto riguarda poi l'URSS, la Cina e le democrazie Biblioteca Gino Bianco ·

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