Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

510 Livio Maitan con il rovesciamento del governo MNR e l'affermazione di un governo operaio e contadino. La politica attuale del POR si basa su due esigenze, oltre a quella del rafforzamento del suo quadro organizzativo: difesa e potenziamento delle milizie operaie (esistenti nel paese da qualche anno), creazione di organi democratici degli operai e dei contadini. La parola d'ordine principale è: « tutto il potere alla COB ))' cioè alla grande centrale sindacale, che in realtà è piu di un sindacato, in quanto riunisce nelle sue file la quasi totalità delle masse operaie e contadine e si batte per la realizzazione di un programma politico e sociale molto avanzato alla cui elaborazione il POR ha notevolmente contribuito. Il seçondo settore cui abbiamo accennato è quello in ~ui il movimento operaio è tuttora sotto il controllo della socialdemocrazia. C'è appena bisogno di ricordare che ciò si verifica in tutta una serie di paesi, e piu precisamente in molti tra i. paesi capitalistici piu sviluppati. Cosf, in Gran Bretagna il movimento operaio si esprime tuttora, nella sua schiacciante maggioranza, attraverso il partito laburista e i sindacati di ispirazione laburista; in Germania Occidentale la socialdemocrazia - in virtu di una situazione oggettiva ad essa favorevole e a causa degli errori e dei crimini staliniani - è riuscita a ridurre ai minimi termini il raggio d'azione del PC (anche prima dell'adozione della nota misura repressiva); nell'Australia e nel Canada sono sempre partiti e sindacati di indirizzo laburista ad esercitare la maggiore attrazione sulle masse; in una serie di paesi minori dell'Europa Occidentale (dai paesi scandinavi al Belgio e ali'Austria) i partiti e i sindacati socialdemocratici sono tuttora onnipotenti ed hanno ricuperato il terreno in taluni casi parzialmente perduto - a vantaggio dei PC di obbedienza st~liniana - subito dopo la fine della guerré1- 1 . J;_,aIV Internazionale - non c'è bisogno di d.i~lo - non nutre alcuna illusione n~i confronti delle varie socialdemocrazie. Essà ritiene che il giudizio dato <là Lenin e dalla III Internazionale resti perfettamente valido e che le esperienze successive abbiano apportato nuovi elementi a favore di esso. Lo stesso partito socialdemocratico ~he ha ottenuto i maggiori risultati - il Labour Party - ha r.ivelato. nei momenti cruciali la sua organica incapacità ad affrontare risolutamente i compiti decisivi del movimento operaio, la sua rinuncia ad un'azione effettivamente rivoluzionaria nei confronti del sistema capitalista. Ma il giudizio di condanna - e di aspra, inappellabile condanna - contro le ·direzioni e i' partiti socialdemocratici in quanto tali, non può far dimenticare il dato. di fatto che il movimento delle masse, nei paesi s~accennati, si esprime ancora attraverso le formazioni politiche e sindacali socialdemocratiche. Ciò significa che, sia attualmente sia nel prossimo avvenire, le masse faranno·· le loro esperienze di lotta nell'ambito di queste organizzazioni che esse riconoscono ancora come le loro organizzazioni di classe. Tenuto conto dei rapporti di forza esistenti - favorevoli in modo schiacciante alla socialde1nocrazia - una scelta si imponeva e si impo.ne ai militanti della IV Internazionale: o mantenere in vita piccole organizzazioni indipendenti condannate per forza di cose ad un isolamento pressoché totale per un periodo indefinito - con il rischio di trasformazione in piccoli circoli settari avulsi dalla realtà - o partecipare al movimento delle 1 C'è appena bisogno di dire che nessun paragone è possibile tra i grandi partiti socialdemocratici di massa ed un partito di clientele piccolo-borghesi con seguito proletario quasi nullo come la socialdemocrazia italiana. Biblioteca Gino Bianco ·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==