Quarta Internazionale - è la condizione della rigenerazione dello stato operaio, cioè dell'edificazione di una effettiva democrazia proletaria impegnata nell'edificazione socialista 1 • L'analisi della natura dell'URSS da parte della IV Internazionale continua a ispirarsi a questi criteri fondamentali. Ovviamente, molte condizioni sono mutate e la IV Internazionale ha analizzato a fondo, a piu riprese, il processo di destalinizzazione, di cui peraltro aveva previsto con singolare esattezza la portata. Nella situazione nuova che è maturata in questo dopoguerra e che è culminata con la morte di Stalin, la burocrazia ha dovuto e deve operare delle manovre « riformistiche >> il cui valore oggettivo sarebbe _assurdo sottovalutare. D'altra parte essa deve avventurarsi in concessioni pericolose anche nei settori non propriamente collettivistici, come quello colcosiano. Ma con ciò essa non ha mutato né può n:iutare la sua natura. Oltre certi limiti le « riforme » non potranno andare: esse, cioè, non potranno arrivare a mettere in forse l' esistenza stessa della burocrazia come strato sociale· privilegiato. L'esperienza ungherese e lo stesso ripiegamento di Gomulka dimostrano quali possano essere questi limiti. D'altro lato nessun elemento è sopraggiunto che possa giustificare la definizione della burocrazia come una classe capitalistica, le caratteristiche di classe essenziali della società sovietica non avendo subito alterazioni qualitative (è, ad esempio, sufficiente la logica degli interessi burocratici a determinare un'azione come l'intervento in Ungheria, per spiegare il quale non si vede perché dovrebbe supporsi necessariamente l'esistenza di una classe capitalistica) 2 • Un altro elemento essenziale del programma della IV Internazionale è l'affermazione della concezione internazionalistica del movimento proletario. È noto che nessuno - neppure i Saragat e i Guy Mollet, il cui ruolo odioso non ha piu bisogno di essere dimostrato - ripudia a parole l'internazionalismo. Ma per la IV Internaziqnale questa affermazione ha un carattere ben preciso, e in due diverse direzioni. In primo luogo, Trotzkij e la IV Internazionale hanno difeso la concezione leninista dell'internazionalismo contro le aberranti deformazioni del Komintern e del Kominform. Internazionalismo significa e deve significare unità del proletariato comunista in un'unica organizzazione internazionale che assicuri il coordinamento delle lotte operaie e popolari in tutto il mondo : unità su di una base assolutamente di eguaglianza. Non può significare subordinazione del movirnento operaio internazionale alle esigenze politiche, diplomatiche e militari di uno stato, sia pure proletario, né alla direzione - peggio se burocratizzata di un solo partito dell'Internazionale. D'altro lato la IV Internazionale si- è sempre opposta alle tendenze che magari per reazione in sé legittima alla prassi staliniana - hanno affermato posizioni « autonomistiche», tali da svuotare l'internazionalismo di qualsiasi concreto significato. ·Contro queste tendenze - che si sono in sostanza sforzate di basarsi sulla legge dello sviluppo diseguale - Trotzkij e coloro che ne hanno 1 In uno dei documenti dell'ultimo Congresso della IV Internazionale tutta una sezione è dedicata ai problemi delle strutture economiche e politiche dello stato operaio. 2 Chiunque lo voglia fare, può constatare agevolmente la sostanziale coincidenza delle rivendicazioni fissate da Tròtzkii ne La rivoluzione tradita, e dalla IV Internazionale in documenti successivi con le rivendicazioni dei consigli operai e dei settori piu avanzati degli intellettuali ungheresi. · Biblioteca Gino Bianco
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