Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

• ' 502 Livio Maitan dizioni di arretratezza economica del paese e di arretratezza tecnico-culturale delle masse, l'esistenza di un preponderante settore contadino, la disfatta della rivoluzione in Europa, hanno fatto si che si cristallizzasse uno strato di burocrati che godeva di poteri di cui il semplice operaio e contadino era sprovvist~ _assolu~- mente. In virtu di questi poteri, questo strato si poteva creare una cond1z1one privilegiata, assicurandosi una partecipazione preminente nella ~is~ibuzione del re?- dito nazionale. Condizione necessaria, perché questo predom1n10 della burocrazia si consolidasse era la distruzione pratica di tutti gli organismi di democrazia proletaria creati dalla rivoluzione e di cui le masse si sarebbero potute servire nella -loro resistenza alla burocrazia. Una condizione connessa e parallela era l'eliminazione di tutti quei gruppi, quelle tendenze, quegli uomini che potevano opporsi al processo di burocratizzazione, facendo proprio il punto di vista delle masse e tutelandone gli interessi. Qui è l'origine dello stalinismo e di tutti i suoi orrori. Queste considerazioni - che abbiamo dovuto schematizzare al massimo - dovrebbero indicare tuttavia con relativa chiarezza il carattere antioperaio e parassitario della burocrazia e le ragioni del contrasto tra la burocrazia e le masse. Ma la burocrazia è una formazione sociale caratteristica che ha una duplice natura. Da un lato, infatti, essa è antioperaia e reazionaria, dall'altro invece essa è anticapitalistica. La ragione essenziale di questa ostilità al capitalismo risiede nel fatto che questa burocrazia nasce, prospera e sopravvive sulla base della struttura collettivistica del nuovo stato, e verrebbe spazzata via - o ridotta alle proporzioni di un fenomeno sociale di natura del tutto diversa - in caso di restaurazione capitalistica. Ciò del -resto è confermato dalla posizione assunta dalla burocrazia nelle lotte economico-sociali del periodo della NEP da cui siamo partiti. Per un certo periodo la burocrazia si è appoggiata sui kulak e ha lasciato via libera ai nepman, creando cosi le condizioni della sua vittoria sull'opposizione proletaria di sinistra. Ma quando lo sviluppo del kulakismo assunse proporzioni tali da mettere in forse i fondamenti stessi del regime instaurato nell'Ottobre del '17, la burocrazia passò all'attacco nelle campagne ed eliminò i nep1nan dall'economia industriale cittadina. Se si vuol comprendere la vera natura della burocrazia, e quindi la vera natura dell'URSS, non si può dimenticare questo dato fondamentale: che la liquidazione· del capitalismo ha avuto luogo quando già la burocrazia aveva assunto il controllo pieno dello stato. Tutto questo spiega perché Trotzkij giungesse alla fòrmula - approssimativa come tutte le formule, ma in sé altamente indicativa - dello « stato operaio degenerato >>. « Stato operaio >> sta ad indicare uno stato basato essenzialmente su rapporti di produzione collettivistici, cioè su quei rapporti di cui storicamente la classe operaia è portatrice. « Degenerato >> sta ad indicare che, sulla base dello stato operaio, si è determinata una profonda degenerazione di cui la burocrazia è la beneficiaria e la protagonista. Le implicazioni politico-pratiche fondamentali sono due, in due diverse direzioni. Prima: l'URSS rappresenta un progresso storico qualitativo, e di conseguenza nel conflitto tra l'URSS e l'imperialismo l'elemento storicamente progressivo è rappresentato dall'URSS (donde la posizione trotzkista di difesa dell'URSS). Seconda : il proletariato russo deve lottare per rovesciare la burocrazia, e questa lotta - che, dato l'alto grado di cristallizzazione della burocrazia, non potrà essere condotta che per via rivoluzionaria Biblioteca Gino Bianco

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