Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

\ 352 Enzo C ollotti di lotta e una padronanza delle proprie decisioni .allora inesistenti. Soltanto attraverso i pri~i passi del risorto movimento sindacale le masse lavoratrici potevano reillserirsi in qualche modo tra le forze vive e riacquistare una certa voce in capitolo sulla riorganizzazione della vita politica ed economica tedesca. Il movimento per i consigli d'azienda rappresenta appunto il primo motivo di agitazione dei sindacati, che sin dal 1946, con evidente richiamo all'esperienza weimariana e altrettanto manifesto e definitivo ripudio delle velleità rivoluzionarie del 1918, richiedono la creazione dei consigli e il loro diritto di partecipare alla costruzione « democratica >> dello Stato e alla rinascita dell'economia, reclamando la M1:tbestimmung nell' organizzazione della produzione e nella ripartizione dei profitti: in quest'epoca, quindi, la Mitbestimmung è vista ancora con una prospettiva molto ampia, forse addirittura come primo passo e premessa della socializzazione dell'industria pesante 1 • Ma in questi termini si trattava evidentemente di una rivendicazione la cui soddisfazione andava condizionata al compless_ivo sviluppo della situazione politica tedesca ed agli orientamenti generali che avrebbero presieduto alla r~organizzazione dell'economia. Tuttavia, come già in precedenza, era implicita nell'istanza dei Consigli di azienda una duplice possibilità, una duplice mèta: l'obiettivo minimo della cooperazione aziendale su di un piano di sostanziale conciliazione_ e collaborazione di classe e l'obiettivo massimo del controllo operaio quale strumento di trasformazione strutturale e di alternativa classista alla politica dei cartelli e delle grandi concentrazioni economiche e finanziarie. La realizzazione dell'uno o dell'altro obiettivo sarebbe dipesa dalla direzione degli sviluppi politici generali. ~n sede aziendale la collaborazione operaia era favorita dalle stesse potenze occupanti; la Kontrollratsgesetz N. 22, emanata dal Consiglio di contro~lo alleato il 10 aprile 1946, fissava appunto i princip1 generali per l'istituzione dei Betri,ebsrate, che avrebbero trovato successivamente ulteriori specificazioni nelle leggi e nelle Costituzioni emanate dai singoli Lander. In base a queste norme, ai consigli di azienda venivano attribuiti determinati compiti riguardanti la tutela degli interessi degli operai e degli impiegati (tutela dell'applicazione dei contratti colletti vi e dei regolamenti aziendali, elaborazione dei regolamenti stessi, miglioramento dei metodi di lavoro e di produzione, esame dei reclami contro i datori di lavoro e controllo dei licenziamenti, cooperazione nella gestione di istituzioni sociali), 1 --La migliore esposizione del punto di vista del movi1nento sindacale tedesco sulla Mitbestimmung lungo tutto il corso delle vicel)de che hanno portato all'attuale legislazione è offerta in un prezioso volumetto di un sindacalista socialdemocratico: E. PoTT~OFF, Der Kampf um die Montan-Mitbestimmung, Koln 1957. Biblioteca Gino-Bianco

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