F. M. di una ·moderna struttura sindacale. Sicché si è fornito facile pretesto agli esponenti del << sindacalismo padronale >> di ricoprirsi del manto di assertori e difensori della « autonomia >> degli organismi di fabbrica contro le interferenze autoritarie e burocratiche delle centrali sindacali. Tutti questi motivi di equivoco va~no ben precisati, per non cadere iri facili ottimismi. Tuttavia se inquadriamo i recenti episodi torinesi in una prospettiva piu ~enerale, se teniamo conto cioè delle caratteristiche della politica ncn solo della direzione Fiat, ma della piu avanzata classe padronale in Italia di fronte alle nuove prospettive economiche, se consideriamo la tenace lotta condotta dalla parte migliore dei sindacalisti della CGIL (da quelli dei torinesi in particolare) per affermare contro le ostilità esterne (e anche contro notevoli resistenze interne) l'esigenza di piu moderni impostazioni di lotta sindé!cale e nPr rifiutare sistematicamente le piu facili, ma sterili soluzioni massimalistiche, se teniamo conto infine delle doppie ragioni di sviluppo di tutto il sindacalismo scissionista e degli accresciuti motivi di rottura della sua ambivalenza, possiamo considerare la brusca rettifica della politica CISL alla Fiat non come un semplice episodio, ma come un fatto potenzialmente capace di estendersi e diffondersi nei suoi effetti sull'intero piano del movimento operaio nazionale. Che tutto ciò diventi punto di svolta dipenderà anche in notevole parte dalla capacità della cqIL di non soffermarsi su di un compiacimento legittimo, ma ancora in parte ingiustificato, di rifiutare una semplice utilizzazione opportunistica dell'episodio, di sviluppare sino in fondo la proposta di una politica sindacale adeguata ai settori ad alta produttività, di sottrarre infine con coerente rigore fino alle sue piu decise conseguenze la problematica della legge sindacale e del riconoscimento giuridico delle Commissioni interne, concepite come organismo di base della struttura sinda~ale, alla· propaganda dei sindacati padronali. Sarà un processo lungo e passibile di molti ritorni, prima che la CISL sia portata ad estendere in senso generale il tema della lotta contro le pratiche discriminatorie e gli interventi padronali; ma esistono motivi di «. libertà civili )), di « stato di diritto dei lavoratori ))' che, quando si accompagnino alla pratica nel sindacato di classe di una linea sindacale moderna e adeguata alla concreta realtà della fabbrica, non possono ·piu tornare ad essere ignorati. Sono motivi questi che anche la CISL non può evocare agli occhi dei lavoratori in base a puri criteri opportunistici se vuole evitare la sorte dell'apprendista stregone. Di ciò hanno fatto dura esperienza anche gli organismi politici e sindacali marxisti, e non solo nel mondo occidentale. Si sono esaminate piu le caratteristiche di una rottura e di una svolta nella politica della CISL, che la portata delle votazioni di Commissione Interna che ne sono conseguite, con i piu o meno notevoli miglioramenti delle posizioni CGIL. E ciò non perché questi voti non siano importanti, non perché Biblioteca Gino Bianco
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