Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Robespierrismo e rivoluzione 333 dal punto di vista politico, ma anche nel campo economico. L'opposizione di interessi fra i possidenti, borghesi montagnardi o giacobini, che accettavano di sostenerlo, e i salariati che avevano aiutato a instaurarlo, avrebbe richiesto che il governo rivoluzionario, avendo bisogno degli uni e degli altri, prendesse la posizione di arbitro. Ma, borghese, poteva conservarla a lungo? La condotta della grande guerra nazionale, la necessità di sostenere gli assegnati, fecero accettare al governo rivoluzionario il maximum generale (tassazione), che i sanculotti rivendicavano per difendere le proprie condizioni di vita: di ciò si occupò la legge del 29 settembre 1793. Ma per mantenere un equilibrio sociale il governo era costretto, avendo tassato le derrate, a tassare anche i salari. Questa politica presupponeva il mantenimento dell'alleanza fra Montagnardi e sanculotti. Essa urtava la borghesia, anche quella giacobina, perché sopprimeva la libertà economica e restringeva i profitti. Essa scontentava i salariati, inclini ad approfittare delle circostanze per strap- . pare aumenti. Dall'autunno alla primavera dell'anno II i sanculotti sono padroni di Parigi e temuti dalla Convenzione: la Comune di Parigi, di tendenza hébertista e sensibile alla pressione popolare, non applicò il maximum dei salari, che crebbero. L'assegnato fu minacciato, mentre si estendeva lo scontento della borghesia. A partire dal germinale, dopo aver abbattuto la Comune hébertista, il governo rivoluzionario ristabilf la situazione degli opifici, il cui profitto, ~tando in mezzo fra la tassa e l'aumento illegale dei salari, tendeva a diminuire. Facendo questo, applicando la tassa sui salari (per Parigi fu la tariffa del 5 termidoro), il governo tornava sui vantaggi acquisiti dai salariati : parve ai loro occhi che si distaccasse dalla sua posizione mediatrice. L'economia diretta dell'anno II, poiché non si fondava su di una base di classe, era una illusione. Una volta soppresso il Terrore, dopo il 9 termidoro, l'edificio crollò. Cosf come i contrasti tra governo rivoluzionario (borghese) e movimento popolare (sanculotto), le contraddizioni proprie alla sanculotteria portavano alla rovina il sistema dell'anno -II. La sanculotteria non rappresentava una classe, né il movimento popolare un partito di classe. Non si può identificare sanculotti e salariati, per quanto questi ne abbiano costituito l'elemento piu numeroso. Artigiani e bottegai, membri delle corporazioni e giornalieri, formavano con una minoranza borghese, una coalizione popolare che sviluppò contro l'aristocrazia una forza irresistibile. Ma all'interno di questa stessa coalizione si manifestò un contrasto fra quelli, artigiani e bottegai, che godevano di un profitto derivante dalla proprietà privata dei mezzi di produzione, e quelli che, operai delle corporazioni o salariati, disponevano solo di un salario. L'applicazione del maximum fece esploder.e la contraddizione. Le necessità della lotta rivoluzionaria avevano saldato l'unità della sanculotteria e respinto in secondo Biblioteca Gino Bianco

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