Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Estetica e marxismo culturale, oggettiva, di eventi storici. Non ne è affatto coinvolta la nostra partecipazione morale e intellettuale alla sorte di Lukacs in patria. Sarà processato Lukacs insieme a Imre Nagy, per « tradimento ideologico»? Se Lukacs sarà processato ci troveremo nel rischio estremo che anche le ultime possibilità di -«pensare)) al socialismo nel socialismo stiano per essere spazzate via dalla scopa dei burocrati. E saremo,, politicamente, al fianco di Lukacs. 3. - Fortuna di Lukacs in Italia. - Accennando alla funzione antizdanovista dell'opera lukacsiana nel decennio dal '45 al '55, ne ho messo in rilievo l'aspetto della sollecitazione. Non è possibile tacere dell'altro anche, della antisollecitazione: che, almeno in Italia con molta evidenza, essa ha svolto. Molta parte, anzi, della « fortuna )) italiana di Lukacs (posteriore al '50) è, purtroppo, dipesa da quello. In un paese dove con molti tabu l'estetica era stata allontanata dalle indiscrete scienze moderne e promossa al maggiorato filosofico l'animus che covava sotto le pagine anche piu letterarie di Lukacs permetteva di restare su un familiare terreno umanistico. Il radicale anti-empirismo, il voltar piu che sdegnoso la testa ogni qual volta l'ombra o della sociologia occidentale, o della psicologia analitica, o del positivismo logico, ecc., si proiettassero sullo schermo della « Filosofia )), in terreno crociano hanno fatto buon gioco. Quel modo di Lukacs di avvicinare i problemi dell'arte, mentre ne favoriva le accoglienze, avvallava l'imperturbabile prestigio, del quale molto abbiamo goduto in casa nostra, di convertire alla filosofia quanto è letterario e di adattare letterariamente i problemi filosofici. Dal neohegelianesimo idealistico (Croce e Gentile) all'hegelianesimo marxista rappresentato da Lukacs, il passaggio non era dei piu esotici. Il « lu!"" kacsianesimo )) ha trovato bell'e pronto il suo posto i11un sistema culturale indigeno di simmetrie e .di corrispondenze : al centro del quale, per attrazione positiva o negativa, stava Hegel. Un lato del sistema era stato il rapporto De Sanctis-Hegel; questo si era angolato nel rapporto Croce-De Sanctis; attraverso il rovesciamento, marxista di Hegel, il sistema si capovolgeva polemicamente. Polemicamente si poteva ristudiare il rapporto di De Sanctis con Hegel, di Croce con De Sanctis e con Hegel. E poiché, a emulazione e a continuazione di Marx, Lukacs si presentava come il rovesciatore sui « piedi )) dell 'hegelianesimo (e proprio nel particolare campo dell'estetica) il vecchio sistema, capovolgendosi, si arricchiva del lukacsianesimo come di una ulteriore coordinata per la polemica. De Sanctis rimandava a Lukacs come al suo chiariiblioteca Gino Bianco

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