Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Emilio Agazzi 4. - Per poter meglio sviluppare questo discorso che ci interessa piu da vicino, occorre accennare brevemente alle vicende della filosofia italiana nel1 'ultimo mezzo secolo ed a quelle dell'italo-marxismo in particolare. Considerata nelle sue grandi linee la cultura idealistica (e diciamo pure crociana, o gentiliano-crociana) rappresenta in Italia un tentativo analogo a quello compiuto dall'hegelismo su scala europea nel secolo precedente. Non è certo il caso di segnalare qui i meriti della cultura crociana in Italia, specialmente all'inizio del secolo e almeno per quel che riguarda gli studi estetico-letterari e quelli storiografici. Ciò che invece occorre continuare a ribadire, è l'aspetto opposto, dei limiti del crocianesimo e del carattere ancora sostanzialmente romantico e teologico del suo modo di pensare, della sua Weltanschauung. Soprattutto occorre sottolineare energicamente la radicale incomprensione che il Croce, da un capo all'altro del suo sessantennale magistero, manifestò nei riguardi del pensiero e della cultura illumin1st1ca. Se dunque questa « cultura crociana )), per quanto assorbita piu o meno direttamente e consapevolmente dalla stragrande maggioranza degli intellettuali italiani del primo quarantennio (e oltre) del secolo, non riuscf a diventare « cultura di popolo )), e quindi a costituire effettivamente l'ideologia di una nuova armonica società, ciò dipende dall'intrinseca impossibilità di un consimile programma, qualora esso sia (come è qui il caso e come fu il caso del romanticismo ottocentesco) espressione della volontà conservatrice di una classe che nel suo sforzo di espansione o di consolidamento è interiormente minata dall'antitesi dialettica che ha generato dal suo seno, e che la divora. Al crocianesimo, passato ormai all'opposizione, e recuperante in questa fun~ione nuova un suo significato parzialmente progressivo, che gli. permetterà di sopravvivere al crollo del regime, subentrò durante il periodo fascista, come ideologia ufficiale, la concezione ben piu retriva, dogmatica e teologica ·dell'attualismo gentiliano; e oggi, nelle aspirazioni e nelle proposte di non pochi « intellettuali organici >) della borghesia clericalizzata, si sta tentando il ritorno massiccio alla stessa ideologia cattolica medioevale, ancor peggiorata dal fatto di essere soltanto una riesumazione d'un morto passato, solo rinverdita da una superficiale applicazione d'una problematica spiritualistica. Il gioco potrebbe perfino riuscire, perché nulla garantisce metafisicamente che il progresso trionfi e il passato, il peggiore passato, non ritorni piu: in Ispagna è almeno in parte riuscito. Potrebbe riuscire nella misura in cui la società italiana fallirà nei suoi tentativi di rinnovamento, e ripiegherà in una stasi sociale e culturale, di cui già troppi sono, non dico i sintomi, ma ormai le manifestazioni in atto. Nel secondo dopoguerra, il problema della creazione di una cultura democratica, progre~siva e scientifica si è imposto in Italia con una fioritura Biblioteca Gino Bianco

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