Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Praxis ed empirismo subordinarlo ad un~altra qualchessia concezione generale del mondo, ad esso presupposta. Ciò sarebbe invero possibile soltanto a chi, come i « revisionisti >> della fine Ottocento e del primo Novecento, ritenesse di dover accettare, come verità generale, uria diversa Weltanschauung, entro cui inquadrare, come metodo particolare di indagine storiografica, il materialismo storico. Ma \ una vera interpretazione metodologica del marxismo non vuole subordinarlo ad altre concezioni filosofiche considerate come verità generali, bensf soltanto mettere in evidenza e accentuare il suo carattere rigorosamente scientifico. Infatti per noi oggi la scientificità non può piu significare, come per almeno una parte degli scienziati e per quasi tutti i filosofi positivisti dell'Ottoc~nto, « conoscenza esatta ed assoluta della realtà e delle sue leggi))' ma uso di metodi d'indagine sempre piu rigorosi, e in questo appunto scientifici. · In secondo luogo, passando dalla difesa al contrattacco, si potrebbe rilevare che peccano di « revisionismo >> inconsapevole proprio coloro che nel n1aterialismo storico vedono una concezione generale del mondo, una W eltanschauun g, o un'applicazione allo studio della storia di una Weltanschauung generale: come è il caso del « materialismo dialettico >>. Una concezione del mondo che non risulti da un'interpretazione scientifica dell'esperienza, elaborata con strumenti (selettori e· formatoti) operativi, di natura bensf convenzionale, ma non soggettiva ed arbitraria, è in qualunque modo, e per quanto possa esteriormente assomigliare al metodo del materialismo storico, una vera e propria metafisica, una ideologia, cioè •una concezione mistificata della concreta realtà storica. E non è privo di significato neppure il fatto che, mentre il senso preciso di « ideologia >> nel marxismo originario era riservato a indicare le deformazioni culturali della realtà storica, le « visioni del mondo >> destinata a rafforzare, attraverso una molteplicità di correlazioni culturali, etiche e politiche, un detern1inato assetto classista della società, tale termine venne poi correntemente usato dai marxisti per indicare anche il marxismo stesso, divenuto « ideologia del proletariato >>. Coloro che oggi rifiutano un'interpretazione metodologica del marxismo e tengono fermo a un marxismo-.W eltanschauung restano, per l'appunto, prigionieri di un 'ultima ideologia, di un 'ultima concezione mistificata e antiscientifica del reale: che si potrebbe anche sociologicamente e marxistica- .mente interpretare come la metafisica o l'ideologia, non già del proletariato, ma dei ceti burocratici ad esso dal suo interno sovrappostisi. Labriola aveva senza dubbio ·ragione, quando, in polemica con i semi-marxisti positivisti e con altri revisionisti del suo tempo, sosteneva l'autonon1ia scientifica e teoretica del materialismo storico, la sua indi pendenza da qualsiasi altra concezione del mondo. Ma questa autonomia non può venir concepita come l'autosufficien·za di una presupposta concezione del mondo, bensf come l'indipendenza del pensiero rigorosamente scientifico da ogni metafisica, e la sua relativamente autonoma teoreticità. Biblioteca Gino Bianco

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