Emilio Agazzi alla base tanto del rr1aterialismo storico, quanto dell'empirismo metodologico: per l'appunto, la concezione metodologica della filosofia, con la sola differenza che le indagini dell'empirismo avevano prevalenten1ente per oggetto i metodi delle scienze naturali, e quelle del materialisn10 storico il metodo della sto..: riografia e dell'azione politica (pensiero e azione strettamente c_ongiunti) come scienza. Considerati sotto questo aspetto, il materialismo storico e la metodologia empiristica non hanno fatto altro che proseguire ed affinare ed estendere quello che è stato uno dei caratteri fondamentali dello sviluppo della filosofia 1noderna, cioè la determinazione critica dei fondamenti metodologici della scienza. La data di nascita della filosofia moderna, piu che nelle geniali intuizioni immanentistiche del Rinascimento, o nel principio soggettivistico presente nel cogito cartesiano o nel sensus inditus campanelliano (come, interessatamente, gli idealisti contemporanei hanno sostenuto), sta nel collegamento con le ricerche scientifiche: nel « problema del metodo ». Certo, come nella filosofia moderna questa istanza metodologica fondamentale, che rappresenta la _sua vera novità rispetto alla filosofia metafisica (e in un certo senso neppure una novità assoluta, perché ebbe precedenti nell'Antichità classica e nel Basso medio evo), rimase pure intrecciata a concezioni metafisiche (di natura non critico-scientifica, ma ideologica), cosf accadde anche al materialismo storico e alle filosofie empiristiche dell'Ottocento. Ma si deve anche notare che in queste correnti piu moderne, l'aspetto metodologico prevale sempre piu decisamente su quello metafisico, e tendenzialmente lo annulla. Ed è anche vero che il materialismo storico ha potuto riconvertirsi in una metafisica realistico-dialettica, e che le filosofie empiristico-metodologiche hanno dato origine talora a concezioni in cui ci si accosta pericolosamente a una sorta di « metafisica dell'esperienza pura » : tuttavia ciò che essi per noi conservano di valido sono appunto le istanze metodologiche, che al di là di quegli irrigidimenti metafisici possiamo .ancora utilizzare, ·se non altro per riprendere, sulla loro base, il tentativo di costruire una cultura nuova, veramente scientifica e democratica. La maggioranza dei n1arxisti « ortodossi >>odierni è invero portata .a rifiutare ogni « interpretazione m.etodologica >>del materialismo storico, vedendo in essa una pericolosa insidia per il valore di « concezione del mondo>> che intendono invece attribuirgli; una sottile forn1a di « revisionismo >>che ripeterebbe, ma a un livello piu scaltrito, il tentativo eclettico operato dai vari revisionismi tra i due secoli: inquadrare il materialismo storico entro un'altra filosofia, presupposta ad esso come Weltanschauung generale. Da questa accusa occorre difendere l'interpretazione metodologica del marxismo (quando sia veramente tale, e non un revisionismo mascherato), rilevando anzitutto che quando si afferma il carattere metodologico del materialismo storico, quando cioè lo si intende come metodologia scientitifica storiografico-politica, non si vuole affatto sminuirne l'importanza né BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==