Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Estetica e marxismo nella realtà oggettiva. Per questa ragione Lukacs non può, come vorrebbe, superare la contestazione che : « se le strutture logiche fossero infatti "per natura ", cioè uniche e quindi praticamente quasi necessarie ed eterne, non si capirebbe come la " sovrastruttura ", cioè il sapere e in genere la cultura, potrebbe variare al variare della " struttura " >> 1 • Per spendere un'ultima osservazione sulla logica lukacsiana, è culturalmente significativo che al di là della logica di rispecchiamento Lukacs non veda, fuori della sua, altra alternativa che di considerare le forme logiche come « forme primarie >> che si applicherebbero in qualche modo alla realtà. Siamo lontanissimi da ogni moderna concezione della logica, che non è uno stampino per acchiappare la realtà, ma è la costruzione delle regole del linguaggio della scienza, un aspetto della metodologia scientifica 2 • 13. - Conseguenze per l'arte. - Conseguenza del relativo « non conformismo logico » di Lukacs è che, per condizionata storicamente e socialmente che sia, l'arte è libera scelta, autonomia. All'artista, la libertà di scegliere un « suo >> punto di vista in rapporto all'universalità o alla singolarità, piu o meno vicino o lontano. In seguito a questa scelta, un'opera aJtistica si configura, una peculiarità artistica si afferma. Poiché è nella scelta che si attua la presa di posizione dell'artista di fronte alle lotte storiche del presente in cui egli vive, l'oneroso dovere della « partiticità >> è risolto qui, in « questa partiticità universale e spontanea dell'arte >> 3 • ~ È chiarissimo, a questo punto, come Lukacs cerchi di ovviare, dal1 'interno del materialismo dialettico stesso, alle pi{1rigide cristallizzazioni ufficiali della teoria, e alle sue conseguenze piu drammatiche per l'arte - la dannazione zdanovista. Tuttavia l'ortodossia di conserva - cioè il mantenimento, nonostante tutto, di un « doveroso >> realismo logico - fa sf che, in definitiva, « la forma autonoma dell'opera (d'arte) è dunque un rispecchiamento di .nessi e di forme fenomeniche essenziali della realtà stessa >> 4 • Si sfugge alla dannazione zdanovista, sf, ma non alla « predestinazione >> realistica 1 Cfr. G. PRETI, op. cit., p. 182. 2 Ibid., per tutte le posizioni e gli sviluppi della logica moderna. In particolare cap. III Psicologia, Sociologia, Logica. · 3 Prolegomeni, p. 185. 4 Ibid., p. l 59· Biblioteca Gino Bianco

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