Estetica e marxismo Tuttavia, man mano che si istituiscono confro·nti fra l'arte e la scienza, il particolare appare come un campo di mediazione che è comune a entrambe. Dove cade allora la differenza fra l'una e l'altra? Questo spostarsi sempre piu avanti della linea di divisione si •è verificato in ogni impostazione di questo tipo (gnoseologica), dalla Poetica di Aristotele in poi 1 • Impostato cosi, un « distinguo >> fra le scienze (storia e filosofia) o fra scienza ed arte in base alle loro caratteristiche elementari, si è dimostrato insomma di estrema difficoltà. Il compito non è piu facile nel materialismo dialettico, data quella sorta di grande identità generale che in esso è la conoscenza. Né Lukacs può dimostrare dove la differenza esattamente cada. Può solo proporre, ipotizzare che essa cada all'interno di quel comune campo di mediazione. Mentre « nella conoscenza teoretica il movimento nelle d11e direzioni (singolarità e universalità) va realmente da un estremo all'altro, e il termine intermedio, la particolarità, ha in entrambi i casi una funzione mediatrice, nel rispecchiamento estetico il termine intermedio dive11ta letteralmente il punto di mezzo, il punto di raccolta dove i movimenti si accentrano >> 2 ; diventa, insomma « il punto centrale di un campo di movimento >> 2 • 12. - Dall'astratto al concreto. - Il movimento interno dei Prolegomeni - dall'astratto al concreto; con piu precisione: dal processo di logicizzazione della categoria alla notomia del suo concretarsi nei singoli problemi estetici - dà la chiave di un atteggiamento filosofico. Radicalmente antiempiristico, antipragmatìstico. Si rifiuta di partire dal concreto, dalla realtà sociale immediatamente data. Il concreto, sostiene Lukacs, è un risultato; il risultato di un processo di sintesi cui si perviene attraverso l'astrazione scientifica. L'astrazione scientifica è il punto di partenza esatto. Siamo agli antipodi delle rivendicazioni che Sartre agita nelle recenti Questions de méthode, in polemica anche co11 Lukacs. Tuttavia è in questo modo che Lukacs evita, e proprio di partenza, il sociologismo o « marxismo volgare >>. Siamo però anche agli antipodi di una posizione integralmente storicistica. Spingiamo piu addietro lo sguardo, ·e vedremo. che il punto 1 Per una esasperazione della estrema problematicità di un'impostazione di questo tipo, e per una sua discussione critica, cfr. G. DELLA VOLPE, Poetica del Cinquecento, Bari 1954. . 2 Op. cit., p. 146. B·iblioteca Gino Bianco
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