280 Armanda Guiducci st'ottica è chiarissima nei Prolegomeni), appare che il livello storicistico copre un livello già metafisico - la filosofia della storia - sotto il quale si estende, piu metafisico ancora, il livello della concezione della. natura. Questa stratificazione non è che quella, storicamente accumulatasi, che del materialismo dialettico ha via via fatto un vero e proprio sistema di archeologia rivoluzionaria. Rispettando e mantenendo tutta la stratificazione, Lukacs, ancora una volta, non sconvolge affatto a fondo un terreno di cultura che è tipico dell'assestamento conservatore dell'età staliniana. 11. / Prolegomeni: il problema, un'eredità. - Che egli lavo1ri per far fruttificare un'eredità (e non poco spinosa), lo dimostra il tipo di problema che affronta nei Prolegomeni. Dato un 11nico tipo di conoscenza, e dato un unico oggetto alla conoscenza, come si manifesta la specificità dei diversi modi del rispecchiamento? Cl1e equivale a chie- . dersi, in parole poverissime : perché l'arte è arte? perché la scienza è scienza? se sono due modi di conoscenza, quale è la caratteristica insopprimibil~ che le differenzia? In un secondo tempo (evidentemente dopo la riuscita del calcolo differenziale): come si manifesta concretamente nell'arte la categoria che la specifica? Scolasticamente interpretando un'espressione che Marx citò da Spinoza (« Omnis determinatio est negatio >>) per significare la ineluttabilità del processo storico, dove ogni nuova creazione implica la propria distrl1zione ed il proprio superamento, Lukacs ne fa un criterio per un procedimento tipico da teologia negativa: l'a~te è via via per sottrazione quanto non è scienza. Egli sa già dove vuole arrivare, evidentemente : se in filosofia « fondare teoricamente >> vuol dir~ dimostrare delle tesi, Lukacs vuole dimostrare che Parte è un modo della conoscenza caratterizzato dalla categoria della particolarità. Si tratta di sanzionare alcune intuizioni del vecchio, Goethe con dignità logica. Perciò Lukacs si rifà prima alla logica dialettica di Hegel .che, concedendo interno movimento di rapporto alle categorie, relativizzandole, permette di concepire il particolare come il « medio >> che contiene entro se stesso gli estremi della universalità e della singolarità e perciò li fonde. Poi utilizza questa posizione logica hegeliana sviluppandola nel materialismo dialettico. Dove il medio hegeliano diventa <<" un reale membro intermedio sia nella realtà oggettiva che nel pensiero che la rispecchia in modo approssimativamente adeguato >> 1 • 1 Prolegomeni, p. 105. Biblioteca Gino Bianco
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