Estetica e marxismo 273 di «artistico>>. La sanzione dell' « importanza storica>>di un'opera d'arte è solo una conferma retrospettiva, cioè ancora storica, di un « valore >> estetico. Il metodo del materialismo storico ha buon giuoco se si trova dinnanzi a questa felice coincidenza, stabilizzata da un intero passato di cultura. Ma le manifestazioni artistiche del presente? Non basta averne circoscritto la genesi. Non è possibile per via diretta risalire da quella a un giudizio che non sia immediatamente storico, cioè politico. L'arte non è la sua genesi sociale : superiore per statura a tutti i suoi pessimi imitatori, Plechanov ne è cosciente. Felicemente ossessionato dal suo ideale di oggettività, di scientificità, non trova altra via d'uscita che proporre una sommatoria di due tempi e metodi diversi: un tempo e metodo della « critica materialista ))' un altro tempo (e metodo: quale?) in cui interviene, per « consulenza >>si potrebbe dire, il critico d'arte vero e proprio. Questa giustapposizione, così onest~ e affrettata, manifesta però il primo sintomo critico della problematica fecondità del metodo del materialismo storico al di là del suo naturale campo di indagine, quello della storia e della storia della cultura. Al punto in cui sta per avvertire lo scacco-, Plechanov non si salva in una ennesima teoria. Fa, piuttosto, un rimando di competenze. Tuttavia lo scacco si è pro- .filato: e senza osare varcare le frontiere dello storicismo, Plechanov ha tuttavja già ascoltato i tre canti del gallo della «filosofia>>. 7. - Una parabola, mezzo secolo. - La storia della cultura marxista, dopo gli entusiasmi metodologici di Plechanov, prende una piega diversa. L'uso del fucile viene sempre piu limitato a delle scaramucce, il grosso delle battaglie va impostato sulla vecchia tattica della filosofia intesa come totalità onnicomprensiva, concezione generale del mondo. Lo sforzo del marxismo, specie sovietico, non è stato affatto di travagliarsi e costruirsi sul metodo, di arricchirne e garantirne scientificamente la portata, adeguandola sia allà ricerca moderna sia al movimento effettivo delle strutture. Di puntare insomma le carte sulla sua (pensava Plechanov) « im.mensa forza sociale )), liberatoria della vecchia conoscenza mitologica. Siccome era vero che il metodo era il suo uso scientifico, il ridurlo a mèra dottrina lo fissò in uno schema propagandistico ma non piu operativo. Già Engels verso la fine della sua vita ebbe a deplorare la leggerezza con cui veniva usato, e in una lettera scrisse che il metodo materialista raggiunge l'effetto esattamente opposto se, invece di servire come filo conduttore nella ricerca storica, viene adoperato come- modello già pronto sul quale ritagliare i fatti BibliotecaGino Bianco
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