Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Segnalazioni blici, diventava ora un orientamente co~ mune a tutti i proprietari di terre » (p. 38). Cosi si affermava una nuova classe dominante e il mutamento nella struttura economico-sociale si rifletteva ben presto nella stessa struttura giuridico-amministrativa del comune con la esclusione dei ceti inferiori dall'amministrazione del comune. Al vecchio « parlamento >> in seno al quale si erano levate le ultime voci a difesa della comunità demaniale, si sostituirà in periodo francese il sistema del « decurionato >> che affidava la gestione del comune agli abbienti. In quel momento fu distrutta, in realtà, l'antica « università », o meglio: la rappresentanza degli interessi che si agitavano nel suo seno non fu piu « universale »; e cosi « anche la secolare lotta dell'Università contro il barone giungeva ad una svolta decisiva... e nel momento in cui ci si preparava a raccoglierne i frutti e lo Stato assumeva in pieno l'ini~iativa contro i poteri della feudalità, si spezzava definitivamente l'unità del fronte antibaronale >> (p. 42). I contadini persero allora la possibilità di servirsi di quegli organi amministrativi che erano stati strumento della lotta antifeudale e si trovarono di fronte alla nuova classe dominante pi~ disarmati di quanto fossero un tempo di fronte alla nobiltà. ~a. st~ri_a_delle riven.dicazioni degli anttcht d1r1ttt da parte dei contadini riempirà di sé tutto 1'8oo, sarà alla base di tutti ~ moti nelle campagne meridionali e giungerà a saldarsi senza soluzione di continuità con il movimento cont~dino di tipo moderno, legato al mov1men~o o.peraio. Ricerche come questa del V1llar1 sono necessarie per comprendere la realtà odierna delle campagne del Mezzogiorno. Esse devono essere segnalate anche come antidoto al facile sociologismo dell' « inchiesta >> eh~ _talvolta si f?rma agli aspetti epider: m1c1 della real ta sociale. g.m. BibliotecaGino Bianco Ultime lettere da Stalin.grado, Einaudi, Torino 1958, pp. 67, L. 600. Questa raccolta di trentanove lettere da Stalingrado, scritte da soldati e ufficiali tedeschi a pochi giorni dalla disfatta, ha soprattutto il valore di una testimonianza umana e storica : « N essun sentimentalismo! ». È, in queste lettere, il crollo drammatico d·el corpo di sentimenti retorici, della esaltazione nazionalistica e della fede religiosa : a Stalingrado, « sulla terra c'erano fame e omicidio, dal cielo cadevano bombe e fuoco: soltanto Dio non c'era >>. Vi si riconosce il fallimento dell'educazione di una generazione a cui i giovani negano autorità morale e di cui rifiutano la guida. Da questa delusione, dal « tradimento >> subito, la nuova generazione arriva a una presa di coscienza, alla c~nsapevolezza della propria capacità d1 educare e di indicare una via di rinnovamento ai connazionali. « L'inferno del Volga vi sia di ammonin1ento. Vi prego, non fate che il vento disperda questo insegnamento >>. l. m. LELIO BAsso, Il Principe senza scettro, Feltrinelli, Milano 1958, pp. 320, L. 1500. Basso si propone di delineare un quadro organico del tipo di Stato· la cui nascita salutammo or sono dieci anni e di quello che invece è dopo un decennio di vita costituzionale : un bilancio della realtà politica italiana un libro, avverte l' a., non di diritt~ costituzionale, ben si di politica. L' a. mette a fuoco il con testo storico in cui si innesta la Costituzio~e italiana, al fine di stabilire il valore e la portata di questa. Egli sottolinea l'evoluzione dei termini di democrazia, volontà nazionale, sovranità nazionale, divisione dei po-

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