Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

392 Alessandro Pizzorno insistesse nel dire che è semplicemente una funzione in rapporto organico con altre e che perciò può essere conosciuta o intesa solo in rapporto ad altre funzioni, prese in un senso egualmente generale e totale. Ogni proposizione è egualmente vera e egualmente futile. Occorrono invece ricerche specifiche ... Infine, qual è lo scopo che un'associazione del genere essenzialmente può proporsi? Forse è facile sintetizzarlo: mirare all'istituzionalizzazione dell'attività scientifica nel suo campo. Questo non vuol dire semplicemente far pressione perché vengano aumentate le cattedre di sociologia e di altre scienze sociali. Certo, vuol dire anche questo, come vuol dire porre il problema dell'organizzazione pubblica della ricerca scientifica anche in questo campo (sulla traccia per esempio di quanto esiste in Francia). Come vuol dire far tutto ciò che è necessario per preparare socialmente il terreno all'accoglimento delle attività di ricerca: che i ricercatori non si vedano tropp~ spesso sbattutta 1-i porta in faccia, nelle fabbriche, negli uffici, ecc. Ma di istituzionalizzazione si ha bisogno in un senso piu profondo. Se dovessimo dare un criterio sociologico - al di là dei problemi dell'organizzazione metodologica - della scientificità di un complesso di attività di ricerca e di studio, diremmo che si ha scienza quando: a) esiste un certo grado di convenzioni terminologiche, cioè quando chi usa certi termini chiave ha una certa sicurezza che un certo numero di altre persone li usa e li comprende con lo stes~o significato; b) chi lavora in un determinato campo può tenere facilmente conto di tutti gli altri risultati di lavori come i suoi in senso additivo e confrontabile; c) conseguentemente esiste una garanzia (di ordine accademico, o statale o di prestigio) per l'accettazione pubblica, e in qualche n1odo organizzata, della comunicazione dei risultati scientifici. È anche il riconoscimento e l'organizzazione pubblica della comunicazione dei risultati della ricerca, che separa la scienza dall'alchimia. Non vorremmo dire qui che alcune scienze sociali non hanno ancora superato questa soglia. Tutto ciò non lo si aspetta certo da un'associazione, bensf dalla qualità e quantità delle ricerche, dal lavoro lungo e dall'organizzazione. In pratica, i servizi dell'associazione potranno andare dalle raccolte bibliografiche. e organizzazione di archivi; al censimento (già iniziato) dei ricercatori, dei centri e degli istituti di ricerca; all'informazione tempestiva e quindi al coordinamento delle ricerche in corso; all'organizzazione di gruppi per le definizioni terminologiche (sull'esempio di quelli coordinati dall'UNESCO, con i quali si potrebbe prendere contatto); alla promozione di convegni specialistici o interdisciplinari; e infine all'organizzazione dei rapporti internazionali (l'AISS è già stata incaricata di organizzare, in collaborazione col Centro Difesa e Prevenzione Sociale, il prossimo Congresso Mondiale di Sociologia del 1959). Servizi dunque modesti, ma essenziali ed urgenti se non si vuole che vada in gran parte disperso l'entusiasmo e il lavoro di molti. ALESSANDRO PIZZORNO Biblioteca Gino Bianco

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