Passato e Presente - anno I - n. 3 - mag.-giu. 1958

Pasternàk e la rivoluzione 371 della sua vita, colpisce per la sproporzione tra l'importanza che l'autore vorrebbe dare a Zivago e la sua scarsa consistenza poetica. Insomma, dobbiamo dire che la cosa cui consentiamo di meno nel Dottor Zivago· è che esso sia la storia del Dottor Zivago, cioè che possa esser fatto rientrare in quel vasto settore della narrativa contemporanea che è la biografia intellettuale: non parlo tanto dell'esplicita autobiografia, la cui importanza è ben lungi dall'esser diminuita, ma delle professioni di fede in forma narrativa che hanno al centro un personaggio-portavoce d'una poetica o d'una filosofia. Chi è questo Zivago? P. è convinto che sia una persona di fascino e autorità spirituale illimitate, ma in verità le sue ragioni di simpatia sono tutte nella sua statura d'uomo medio: sono la sua discrezione e mitezza, questo suo stare sempre come seduto sull'orlo delle sedie, il suo non veder chiaro né cercare di veder chiaro in se stesso, il suo lasciarsi sempre determinare dall'esterno, lasciarsi vincere dall'amore a poco a poco 1 • Invece, l'aureola di santità che P. a un certo punto vuol fargli portare, gli pesa; si chiede a noi lettori di tributare a Zivago un culto che noi - non condividendo le sue idee e le sue scelte - non riusciamo a tributargli, e che finisce per guastarci anche quella simpatia tutta umana che nutriamo per il personaggio. La storia d'un'altra vita percorre da principio alla fine il romanzo: è una donna, che ci appare intera e inconfondibile, sebbene parli ben poco di sé, raccontata com'è piu dall'esterno che dall'interno, nelle dure vicissitudini che la vediamo vivere, nella risolutezza che ne trae, nella dolcezza che riesce a spargere attorno a sé. È Lara, Larisa: il grande personaggio del libro è lei. Ecco che spostando l'asse della nostra lettura in modo che al centro del romanzo resti la storia di Lara anziché la storia di Zivago, noi mettiamo Il dottor Zivago nella piena luce del suo significato poetico e storico, riducendo a ramificazioni secondarie le sproporzioni e le di- . . gress1on1. La vita di Lara è nella sua linearità una perfetta storia del nostro tempo, quasi un'allegoria della Russia (o del mondo?), delle possibilità che le si sono via via aperte, o che sono state compresenti di fronte ad essa. 1 Alcune di queste qualità fanno assomigliare (e già molti l'hanno notato) questo medico-scrittore immaginario a un 1nedico-scrittore vero della generazione / precedente: Cechov. Il Cechov uomo, con la forza della sua misura, quale ci appare dal suo epistolario (di prossima pubblicazione nelle edizioni Einaudi). Ma sotto altri aspetti, Cechov è proprio il contrario di Zivago: il plebeo Cechov, per il quale la raffinatezza è un fiore selvatico di grazia naturale, e Zivago raffinato per nascita ed educazione, che guarda la gente semplice dall'alto; Zivago m•istico-simbolista e l'agnostico Cechov, che sugli altari del simbolismo mistico im11;olò,sf u!1 p~io. ?i racconti, ma cosf isolati. in u~'opera che è proprio il contrario d ogni m1st1c1smo da poter essere cons1derat1 come mero tributo a una moda. s·iblioteca Gino Bianco

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