Cogestione in Germania 359 giudizio equilibrato del Blumenthal definisce perfettamente il bilancio della cogestione: « La cogestione si è dimostrata molto meno radicale di quanto ci si aspettasse. Gli organi di gestione hanno dovuto abbandonare tutte o la maggior parte delle proprie prerogative. Il lavoro non ha conseguito il potere nel quale aveva sperato e che altri avevano temuto ottenesse. La cogestione non ha risolto tanti problemi quanti se ne erano previsti, né ne ha creati tanti altri quanti ne erano stati profetizzati >>. Sotto il profilo quindi del rapporto con la struttura economica generale la cogestione si presenta come un'esperienza fallimentare: valida nei limiti di una concezione .corporativa come strumento di avvicinamento tra maestranze e datori di lavoro, essa si dimostra del tutto insufficiente come mezzo di iniziativa classista ai fini di un controllo operaio della produzione. Come ·ha ben visto A. Pizzorno « piu che verso la democrazia economica e un'autoamministrazione dal basso, la via è allora verso l'equilibrio e il mutuo riconoscimento dei poteri, verso il cosiddetto governo di partnership tra lavoratori e datori di lavoro». A nostro avviso l'esperienza di cogestione tedesca, che è certamente tra le piu importanti esperienze del genere tentate nel mondo capitalistico, dimostra l'inadeguatezza di og.qi tentativo di impostare la democratizzazione dell'econoIIfia penetrando all'interno delle strutture capitalistiche senza porre contemporaneamente in discussione il problema stesso dei rapporti di proprietà. Infatti, nell'attuale situazione la parità di diritti proclamata tra datori diJavoro e rappresentanti dei lavoratori, che è di per sé un'affermazione compromissoria, implicante un'impostazione conciliante e puramente difensiva da parte della classe operaia, si risolve necessariamente in una eguaglianza di condizioni puramente formale, laddove di fatto, per l'esistenza stessa di determinati rapporti capitalistici, ne risulta ribadito, seppure per certi aspetti secondari attenuato, lo squilibrio tra le due parti. Ove ci si domandasse infine quale sviluppo ulteriore potrà avere un sistema del genere, se esso sia suscettibile di evolvere verso una piu radicale utilizzazione da parte della class•e operaia, la risposta non potrebbe essere che negativa, non soltanto per i ca- / ratteri intrinseci dell'esperienza ste_ssa,ma anche per la piu generale situazione politica tedesca sulla quale sempre piu pesante si fa la pressione della classe padronale e del partito di maggioranza e sempre minori appaiono le possibilità di espansione di un combattivo movimento sindacale. Gli elementi specifici della Mz'tbestimmung, e il contesto politico-sociale sul quale è stato innestato questo esperimento, sono in ul~ima analisi le condizioni che ne definiscono i successi e i limiti e che indicano al tempo stesso in quale misura possa essere valido l'insegnamento che ne deriva per il dibattito sulle possibilità di sviluppo e di· influenza del movimento operaio e socialista nel mondo capitalistico. ENzo CoLLOTTI Biblioteca Gino Bianco
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