Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

206 Maria Adelaide Salvaco Poiché la pubblicazi6ne, ciclostilata, limita la sua circolazione all 'interno della CGIL, si riassumono qui le caratteristiche generali del lavoro, e se ne espongono i metodi ed i risultati nella speranza di favorire una discussione e suggerire ipotesi e strumenti affinc·hé la ricerca possa essere ripresa a Bologna e in altre città con sufficiente sicurezza circa la paragonabilità dei risultati. I. Metodi, strumenti, criteri di calcolo e limiti. Lo studio si presenta diviso in quattro sezioni. Una premessa indica i criteri di calcolo ed il metodo seguito; la seconda parte, analitica, fornisce per ciascuna delle 108 fabbriche sotto inchiesta le risposte_ ad un questionario generale (di cui si parlerà in seguito) e due tabelle salariali: l'una rispecchia i salari di ogni qualifica realmente percepiti per le ore effettivamente prestate (dati ricavati direttamente dalle buste paga) mentre l'altra tabella calcola le medie riferite ad ipotetiche 208 ore di lavoro. La terza parte presenta specchi comparativi, e la sezione finale _indiv.idua le principali forme di struttura salariale e svolge considerazioni su alcuni problemi di emergenza. Per ogni azienda presa in esame l'analisi è tesa anzitutto ad accertare il salario di fatto di ogni qualifica esistente in fabbrica; si preoccupa altresi di accertare se all'interno di ogni azienda esaminata esistono dislivelli notevoli di retribuzione fra le varie qualifiche e nell'ambito della stessa qualifica, di analizzare la struttura del salario, la sua composizione, il rapporto cioè tra parte fissa (contrattuale e di diritto acquisito) e parte· variabile aziendale, per calcolare quanto incida il salario aziendale sulla parte fissa. Ci si è preoccupati inoltre di analizzare la parte variabile del salario e la sua -·natura (cottimi individuali e collettivi, percentuali, quote fisse, premi di produzione, ecc.) e di· raffrontare i livelli· salariali delle fabbriche di uno stesso settore produttivo e i livelli aei diversi settori. L'accertamento dei fatti tendeva a trovare rispost~ a due quesiti. Esiste un rapporto, e di quale natura, fra la struttura salariale e r organizzazione della produzione? Che rapporto c'è tra la libertà nelle fabbriche e l'aumento o la diminuzione del salario, e che rapporto c'è tra la libertà nella fabbrica e lo sviluppo o l'arretramento del potere contrattuale? Per scegliere le aziende da sottoporre ad inchiesta si è proceduto anzitutto a raccogliere i censimenti generali esistenti presso i sindacati di categoria. Tali censimenti di settore indicavano per ogni fabbrica il numero complessivo dei dipendenti e la dislocazione territoriale. Si è presentato allora ì1 primo problema: poiché i censimenti non indicavano la produzione specifica di ogni fabbrica, era o no possibile operare una scelta di aziende in base al solo elemento del numero dei dipendenti? La questione è stata immediatamente risolta in senso negativo e si è quindi rinunciato al criterio dei Biblioteca Gino Bianco

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