Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Il partito-apparato 201 l'arteriosclerosi della CG L era la nota dominante delle pagine ordino viste, lo stato dei consigli si presentò come pregiudiziale al deperimento e alla eliminazione del « cadornismo » fra i dirigenti. Il problema è fortemente sentito da Antonio Gramsci, che viene teorizzando l'esperienza torinese sulle pagine del settimanale di frazione. La massa si convincerà che « i tecnici dell'organizzazione, appunto perché tecnici, perché specialisti, non possono essere revocabili e sostituibili, devono essere limitati a funzioni puramente amministrative, non devono avere nessun potere politico» J. « Ogni for1na sociale e statale ha avuto bisogno di un nuovo tipo di funzionario >> 2 • Ed è anche di fondamentale interesse, accanto alla precisazione dei limiti che il comunismo ordinovista assegna al funzionarismo operaio (un funzio- .. narismo, si badi bene, di specialisti, il che è tutt'altra cosa dal funzionarismo che il proletariato attuale deve eliminare dalle proprie file per riconquistare la propria autonomia), la concezione di una democrazia di partito e quindi di stato fondata su una dialettica di correnti inconciliabile, evidentemente, con la dittatura per1nanente degli apparati: « Il partito... è un modello di ciò che sarà domani lo stato operaio >> 3 • E questo partito, al quale compete, nell'attuale nodo storico, la funzione di interprete di una volontà collettiva nazionale e popolare, alla stregua del Principe machiavellico, si propone di costruire « un apparecchio statale che nel suo ambito interno funzioni democraticamente, cioè garantisca a tutte le tendenze anticapitalistiche la libertà e w la possibilità di di venire partiti di governo proletario, e verso . l 'esterno sia come una macchina implacabile che stritoli gli organismi del potere industriale e politico del capitalismo >> 4 • Anche se cosI motivata in sede teorica, la formula costituzionale dello stato (e del partito) può prestarsi, nella pratica, ad interpretazioni equivoche. Quale sarà il confine al di là del quale una tendenza avrà perso il suo carattere anticapitalistico? Chi deciderà di tale carattere? Per esprimere tale problematica in termini attuali, su quale fondamento, in base a quale criterio, la tendenza impersonata da un Gilas ad esempio, potrà essere giudicata capitalistica e quindi non meritevole di cittadinanza nello stato operaio? Dagli ordinovisti non possiamo, legittimamente, attenderci una risposta, né sarebbe serio da parte nostra impostare il problema in questi ter!J1ini: che cosa avrebbero fatto essi in tali circostanze? Ogni movimento politico va analizzato per quello che esso è stato o è storicamente; e cosI vanno analizzati « Ordine Nuovo>> prima, il partito. comunista d'Italia poi (che dalla 1 A. GRAMSCI, op. cit., p. 100. 2 A. GRAMSCI, Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, Torino 1949, p. 75. 3 A. GRAMSCI, L'Ordine Nuovo, p. 99. 4 A. GRAMSCI, op. cit~, pp. 59-60. BibliotecaGino Bianco

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