. Liliana Pàenza Anzi è legittima la considerazione ipotetica se la stessa conq1;1istadel potere statale in tali condizioni possa essere inserita nel novero degli accadimenti possibili. Perché, ad esempio, i partiti comunisti nei paesi di nuova democrazia hanno dovuto condizionare il processo di costruzione di una economia collettivistica o ad autentici colpi di stato (Cecoslovacchia) o alla precedente conquista del paese e dello stato da parte delle divisioni russe e non seguendo vie autonome o nazionali al socialismo. E non a caso uno di questi paesi, la Jugoslavia (e adesso la Poloni~ e, anche se fuori del quadro europeo, la Cina), se ha voluto seguire la sua via nazionale ha dovuto rimettere in discussione il concetto di partito divenuto tradizionale per i singoli partiti comunisti dopo il Comintern. 7. Il concetto di' partito nella esperienza. jugoslava. ·Questo è stato possibile ai comunisti jugoslavi in primo luogo perché in Jugoslavia la conquista del potere ~ l'esperienza di partito che si veniva elaborando in relazione a quella conquista, fu lotta di tutto il popolo, epica, nazionale, e non si accompagnò con la presenza sul territorio delle armate russe. Gli schemi di organizzazione statale e di partito che venivano meccanicamente trapiantati nelle singole realtà nazionali· di pari passo con l'avanzata russa verso l'Europa centrale e balcanica (l'esperienza russa veniva ricalcata in forma pedissequa limitatamente al partito solo nei paesi dove - come da noi - il potere statale continuava ad essere esercitato dalla classe capitalistica), non trovarono applicazione nel solo paese che insieme alla Cina di Mao era riuscito a portare a termine la lotta di liberazione nazionale con forze proprie e trasgredendù le direttive staliniane. Cos1 la realtà russa poté venire assunta dagli ·organizzatori del nuovo stato jugoslavo come un dato il cui vaglio critico veniva reso possibile dal distacco degli osservatori, dall'autonomia della loro situazione politica. Muovendo qÙindi da considerazioni che erano pure presenti a dirigenti dei paesi comunisti finitimi, ma · che quei dirigenti non potevano apertamente formulare, i comunisti jugoslavi rigettarono come inaccettabile l'identificazione pura e semplice della macchina statale centralizzata con la volontà e la coscienza della classe operaia. Tale identificazione, che è caratteristica dello stalinismo, veniva a gettare un velo sul burocratismo quale fenomeno economico sociale, mentre riduceva tale fenomeno « al solo pericolo proveniente da certe caratteristiche dei funzionari, dalla mentalità degli uffici, dalla lentezza, dall'insensibilità e dal comportamento inumano dell'apparato amministrativo>> 1 • 1 E. KARDELJ, La democrazia socialista nella prassi jugoslava, in << Il Ponte )), 1955, n. 8-9, p. l 191. BibliotecaGino Bianco
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