Il partito-apparato 193 5. Il Partezapparat. Il paradigma sovietico ci offre dunque un'esperienza che, mutuata da forme organizzative tedesche, è venuta ad assumere, rispetto a quelle, una sua fisionomia specifica dovuta a ragioni di ambiente storico. L'esperienza tedesca invece - la prima in ordine di tempo realizzata a livello politico - riassume in sé i caratteri piu significativi di una soluzione di tipo elettoralistico in un ambiente che conosce una tradizione di lotta sindacale e politico:-parlamentare. Anche in Inghilterra esiste una distinta tradizione di lotta sindacale e politica, ma una comparazione delle due esperienze (inglese e tedesca) non sarebbe del tutto pertinente agli effetti della nostra indagine sugli apparati in seno al movimento operaio. Infatti le Trade Unions sono parte integrante del partito laburista, ma la burocrazia rimane eminentemente sindacale. Il partito politico ha le caratteristiche del movimento di opinione, presentandosi come un mosaico di organizzazioni politiche, culturali, sindacali, cooperative. Il Parteiapparat della socialdemocrazia tedesca è, invece, un apparato politico in senso specifico, in regime di democrazia parlamentare. Per le essenziali caratteristiche che esso ha presentato durante il periodo in cui il partito di Bebel e Liebknecht si presentò agli occhi di tutti i partiti aderenti alla II Internazionale come il « partito guida >> delle socialdemocrazie sul Continente (caratteristiche che come vedremo si riproducono anche negli ap_earati attuali), si può dire che il Parteiapparat si collochi, in prospettiva storica, come il tipo classico di organizzazione operaia funzionariale. I tedeschi hanno lasciato in eredità al proletariato non soltanto la filosofia classica, ma anche la burocrazia classica. Se per Lenin il nucleo dei rivoluzionari professionali è selezionato allo scopo di rovesciare l'autocrazia zarista e il suo ordine sociale, la greve fiumana dei burocratici si diffonde come una macchia d'olio sul corpo della socialdemocrazia tedesca solamente per conferire al partito una maggior efficienza elettorale. Il partito è una macchina per fabbricare voti, per costruire in anticipo le vittorie elettorali. I « volontari >> cedono volentieri le mansioni amministrative e propagandistiche agli uomini di carriera, che assicurano maggiore omogeneità e continuità al1'azione di proselitismo. La figura di Federico Ebert emerge d_all'oscurità nel congresso di Jena (1905) e mette in moto in pochi anni una «macchina>> di funzionari efficientissima nel suo genere. Ebert è un piccolo Stalin ante litteram, solido, metodico, preciso fino alla pedanteria; un ottimo capo servizio o capo divisione di ministero statale finito in seno alla classe operaia tedesca. A favore di un sempre piu vasto allargamento della compagine degli stipendiati rispetto a quella dei « politici >>sono, intorno a quel periodo, le due principali correnti della socialdemocrazia tedesca: quella revisionistica e quella rivoluzionaria. La polemica tra le due correnti si sviluppa non tanto sul problema della burocratizzazione del partito quanto sulla struttura di quella burocratizzazione. Sono i revisionisti della Germania meridionale che BibliotecaGino Bianco
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