188 Liliana r.,aenza questa è appunto la rivoluzione secondo la fantasia popolare), anzichè a piccoli salti, resta sempre, quel balzo, una imposizione dell'esterno, e, quell'ambiente, una casa fabbricata da altri, che si va semplicemente ad abitare. Nell'un caso come nell'altro la «rivoluzione)) può rientrare benissimo negli schemi tradizionali della politica intesa come « ragion di stato )>; della storia intesa come storia delle classi dòminanti. 3. Burocratismo sindacale. La genesi sindacale del burocratismo operaio va ricondotta ad una situazione storica della società capitalistica in cui l'aspetto econon1ico-corporativo della lotta di classe ha assunto una sua particolare preminenza sull'aspetto etico-politico. Nelle nazioni in cui mancano le libertà proprie di una borghesia matura - come un tempo in Russia e come piu o meno in· tutti i paesi durante il primo periodo dell'economia capitalistica (scrive il Graziadei) - lo stato non riconosce agli operai il diritto di organizzarsi, per lo meno sul terreno della resistenza-. In un periodo successivo lo stato animette tale possibilità, ma la ammette in quanto ha ragione di ritenere che gli operai useranno dei loro nuovi diritti adattandosi sufficientemente all'organizzazione sociale che li ha loro concessi. t l'epoca del tradeunionisino inglese, della caduta del movimento cartista nei primi anni dopo la costituzione del pàrtito del lavoro; è l'epoca delle Leghe in Italia dal I 899 allo scoppio della prima guerra mondiale. In tale periodo e nella maggior parte dei paesi appartenenti all'Europa centrale e occidentale - le libertà allora esistenti facendo giudicare meno urgenti i problemi politici, e non a caso tali libertà coincidendo con anni di eccezionale prosperità economica - l'azione sindacale acquistò una particolare autonomia in confronto all'azione politica e raggiunse un grande sviluppo. I sindacati assunsero cosf una importanza e una indipendenza _in· seguito alle quali doveva risultare assurda, negli stessi paesi, la pret~sa di farne, almeno in ciò che riguarda le loro funzioni specifiche, una pura e semplice appendice di qualsiasi partito politico 1 . I «mandarini)) sindacali, come vennero qualificati nel periodo prefascist~ i funzionari della Confederazione Generale del Lavoro guidata dal riformista D'Aragona, sono la versione italiana dei labor offt.cials ed anticip1 ano storicamente la struttura interna del « moderno )) partito di classe. Il partito socialista di quel tempo rimane un tipico partito di opinione ed il contrasto interno delle correnti in seno alle sue assemblee ricorda ad Antonio Gramsci « gli ordinamenti delle popolazioni barbariche che esprimevano la sovranità battendo le picche sul terreno ed ululando » 2 • La burocrazia di partito è pressoché inesistente. Qualche stipendiato non 1 A. GRAZIADEI, Studi sul marxismo, Milano, pp. 197-98. 2 A. GRAMSCI, L'Ordine Nuovo, Torino 1954, p. 141. _ Biblioteca Gino Bianco
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