Sociologia del consumo 173 La rilevazione dei bisogni di una popolazione è un po' come la rilevazione dell'opinione pubblica: in qualche modo viene esercitata sempre, sotto qualsiasi organizzazione istituzionale. J\nche a livello dei bisogni organici si presentano problemi di priorità: e anche quando vengono risolti d'imperio dal pianificatore, secondo il calcolo di certi interessi e secondo l'intuizione dei mezzi piu adatti a soddisfarli, tale intuizione si situa in una certa esperienza, quindi in un certo contesto culturale, prendendo cosf implicitamente in considerazione con sufficiente approssimazione un numero di variabili abbastanza estese. Si pensi del resto a tutti gli strumenti che praticamente possono. essere disponibili anche in situazioni di questo tipo: da quelli di consultazione politica non formale (non ufficiale), a quelli giornalistici, infine a tutti quelli di rilevazione amministrativa 1 • Ma se non occorre prendere in considerazione molte variabili di tipo non economico per calcolare il bisogno di una popolazione in quintali di farina, diverso, qualitativamente diverso, incomincia ad essere il problema, per esempio, di decidere se dare la priorità all'incremento di consumo di mezzi di trasporto privati, o di apparecchi radio o di articoli di arredamento o di elettrodomestici; e soprattutto di decidere fino a quali livelli di reddito, quindi fino a quali livelli di stratificazione sociale, vanno diffusi questi o quei consumi. Non occorre sottolineare le conseguenze politico-sociali che possono avere per esempio questo o quel grado di diffusione dei mezzi di trasporto privati in una popolazione. O ancora: dotare ·tutti di un'abitazione comoda, o dotare tutti di un'automobile? Negli Stati Uniti, per esempio, lo sviluppo è stato piu in direzione della seconda alternativa, che della prima: quali conseguenze ha avutQ? ecc. Questo tipo di problemi dovrebbe affròntare una sociologia del consumo al servizio di organi di pianificazione.· Ma a questo punto si presenta anche il problema fondamentale, che è . tanto necessario sottoporre ad un esame particolare il problema del soddisfacimento dei bisogni)), osserva che « con l'allargamento della produzione e col suo progresso qualitativo si determina non soltanto l'aumento della capacità d'acquisto dei lavoratori ma addirittura u·na modificazione della struttura della capacità d'acquisto della popolazione)) (sottolineato da noi). Tale modificazione della st~uttura dei consumi si manifesta ad esempio nel fatto che in URSS nel 1946 i prodotti non alimentari costituivano il 25,2 per cento dei consumi glob_ali, mentre nel 1954 erano passati al 45,2 per cento; e che inoltre .« la vendita di tessuti, radioricevitori, televisori, apparecchi fotografici, elettrodonìestici in ge- . nere aumenta relativamente con ritmo piu · rapido rispetto alla vendita dei prodotti alimentari >>. Si supera cosf la soglia di quella che noi abbiamo chiamato capacità discriminatoria, di consumi; con il probabile insorgere dei vari problemi, non soltanto economici (decisioni d'investimento), m.a politici e di nuovo comporsi e contrapporsi di stratificazioni sociali, che l'introdursi dei co1nportamenti di scelta può implicare. 1 · Ricordiamo qui l'ottima organizzazione che, a quanto ci è dato sapere da conversazioni con gli statistici sovietici, hanno i bilanci familiari in URSS. Biblioteca Gino Bianco
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