Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

172 A. Pizzorno-A. Carbonaro e da tutte le forme di « imposizione >> che naturalmente accompagnano la presentazione della produzione nella società. All'obiezione che la « libertà di consumo·)) avrebbe unicamente una funzione strumentale di verifica, si può_osservare che tale verifica può, per ipotesi, esercitarsi soltanto a posteriori, e tale « a posteriori >> può tradursi in un ritardo abbastanza grave nel caso di piani rigidi a lunga ·scadenza. Le « approssimazioni »· successive di cui parla il Bettelheim, rischiano di realizzarsi distanziate e con troppe lacune. È per superare tale difetto che questo autore fa esplicito ma fugace riferimento alla necessità di valutare a priori le modificazioni dei bisogni fino alla possibile formulazione di « leggi di evoluzione dei bisogni sociali >> 1 • È qui il punto che a noi-interessa e in cui ci sembra possibile l'inserimento di un tipo di conoscenza sociologica dei consumi e quindi dei bisogni, e la funzione dell'organizzazione delle ricerche in questo campo. È chiaro che, ferma restando la fondamentale comodità di una verifica monetaria a f)Osteriori, occorre prospettarsi la possibilità di sostituire alle congetture o alle intuizioni dei bisogni sociali, una valutazione di essi per mezzo di tecniche appropriate. E ciò vale soprattutto per i casi di decisioni riguardanti i « consumi innovatori >>, che in economia capitalistica sono devoluti all'intuizione degli imprenditori cosiddetti « schumpeteriani ». In un'economia pianificata, dunque, una sociologia del consumo trova ]a sua funzione organica e coerente. Essa si configurerebbe come quella scienza atta a formul_are le leggi empiriche che permettano di prevedere le variazioni dei bisogni di una popolazione in condizioni date. Ma, come abbiamo visto che l'esercizio e l'utilità delle ricerche sociologiche sul consumo si precisano parallelamente allo sviluppo dei consumi secondari, al di sopra cioè del livello di reddito che permette scelte discriminate di consumi : cosf è probabile che anche in economia pianificata la necessità di prendere in consid~razione variabili diverse dal reddito si presenti quando una notevole. parte della popolazione superi il mero livello di soddisfazione di bisogni organici; quando cioè si verifica.no modificazioni di « struttura >> nella composizione dei bisogni 2 • 1 « Soprattutto è necessario stimare a priori le modificazioni che subirà l' estensione dei differenti bisogni (estensione che è conosciuta grazie alla portata della domanda attuale) allorché il te1npo di lavoro necessario alla produzione degli oggetti destinati alla soddisfazione di questi bisogni avrà subìto una modificazione data, e le abitudini di consumo saranno modificate. Tale stin1a non potrà farsi con qualche probabilità di successo che se si conoscono le leggi d'evoluzione dei bisogni sociali». (BETTELHEIM, Problèmes théoriques cit., pag. -189). · 2 Si veda a questo proposito l'articolo abbastanza significativo, di N. V. MEDVEDEV, Produzione e consumo nell'economia sovietica, in « Rassegna Sovietica», n. 6, 1956. Dopo aver affermato che « la contraddizione fondamentale del socialismo ha origine dal rapporto fra produzione e consumatori )) e che « è perBiblioteca Gino Bianco

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