168 A. Pizzorno-A. Carbonaro ·8. - Gli aspetti che abbiamo rilevato finora riguardanç una tendenza propria delle società industrialmente molto avanzate. Questa tendenza nòn è senza conseguenze contraddittorie. Alla sua origine sta l'osservazione elementare, fatta implicitamente il secolo scorso nei paesi industriali: le fabbriche sono in grado di far arricchire molto piu rapidamente che la ter:ra. Ma questa consapevolezza generò una tendenza a forbice, non solo e non tanto fra industria ed agricoltura in sé, quanto fra paesi industriali e paesi agricoli, fra paesi progrediti e paesi sottosviluppati, fra paesi imperialisti e paesi coloniali. L'agricoltura d'altra parte è la produzione per i bisogni elementari ed essenz1ali; l'industria per i bisogni sociali, «meccanici». Paradossalmente, mentre in certi punti i ~isogni primari continuano a non esser soddisfatti, in altri punti i bisogni « meccanici » non -solo vengonQ sempie piu facilmente soddisfatti, ma si moltiplicano. Si forma cosf quel quadro entro il quale si è potuto dire che « il mondo moderno muore di fame e scoppia di chincaglieria ». 3. Sociologia del consumo e teoria della pianificazione. L'analisi delle situazioni che vengono fatte ai consumi in vari tipi di pianificazioni economiche, permette di precisare quale possa essere il .r;uqlo di una conoscenza sociologica dei consumi, e, mediante essa, di una determinazione di leggi di composizione ed evoluzione .dei bisogni. In un'economia pianificata i consumi possono essere razionati o l_ib~r:j.Il primo caso è molto raro e tipico soltanto di economie di guerra. In_genefe .poi, il razionamento riguarda solo consumi primari, che soddisfano ~isogni elementari, quindi senz~ importanti variazioni, e facilmente valutabili ..a partire dall'esperienza. storica. Trattandosi inoltre di situazioni di costriz_ione, d~fficilmente .si propongono alter:native in cui' giochino diverse valutazioni di bisogni attuali, o diverse prèvisioni di bisogni futuri; tutto resta subordinatq alla valutazione di :un-solo bisogno fondamentale, che può essere quello della difesa nazionale o altro analogo. . Diversamente avviene invece in un sistema economico pianificato nel quale il consumo - le scelte dei consumatori - resti libero. Non entriamo nel merito della questione delle sce~te economiche in economia pianificata 1 , e dei vari criteri teorici che sono stat~ proposti, da quello del coefficiente di efficienza col quale valutare la priorità dei vari progetti d'investimento a quello della semplice fissazione di ~uto~ità dell'ammo11:tare di produzione -per i diversi settori. Si tratta di criteri per i qua~i qualsi~si considerazi~ne_ sulla . .. . .. . 1 . Cfr .. soprattutto Ctt: BE!T~LHEIM, Problèmes t~éoriques et pratiques de_ la _pl~nzfiçation_J Presses Un1vers1Ja1_res de_· france, P~r_1s 1951; e-, in_ questo stesso nume~o, l'articolo· ·di ·Caffagna; che tr_att_~_p~~-~~-s~e~a_mentealcune que_sti~Ill:-- ~~~-~~- nate 1n questo paragra o. ·. · BibliotecaGino Bianco
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