A. Pizzorno-A. Carbonaro Possiamo però dire che l'astrazione marxiana (come quella classica), storicamente determinata, era anche storicamente giustificata. Sono invece ora avvenute trasformazioni tali nelle condizioni della società, da render necessaria l'assunzione di un ulteriore modello d'interpretazione generale, fondato sulla considerazione di un tipo di rapporti sociali, che chiameremo rapporti di consumo, e che non sono una semplice variabile dipendente dai rapporti di produzione? Per ora non possiamo muoverci che per semplici ipotesi ed osservazioni. L'ipotesi fondamentale che avanziamo è che il capitalismo abbia evocato, per il buon funzionamento del sistema, una sfera di valori che gli è estranea, originariamente estranea al suo spirito, e che da questa breccia s'incuneino punte di trasformazione sociale potenzialmente non meno importanti di quelle trasformazioni tradizionalmente definite « strutturali >>. Il fenomeno primo è quello dell'elevamento del livello di vita medio, e in particolare di quello delle classi lavoratrici. Il cosiddetto impoverimento relativo, cioè l'abbassamento relativo della quota dei salari nei redditi nazionali, anche se verificabile, non cambierebbe nulla al fatto che il potere di acquisto del salario aumenta. Ora, la nozione di potere d'acquisto del salario è una nozione relativa, cioè si misura col rapporto del salario a un certo consumo. Piu precisamente, al prezzo dell'unità di tale consumo (es. il salario orario medio di viso per il prezzo di un chilo di pane). I consumi ai quali il salario va comparato sono d'altra parte socialmente e storicamente determinati. Non vorrebbe dir nulla, ad esempio, che il potere d'acquisto del salario in grano sia enormemente aumentato, tanto che in Francia, per dare un ordine di grandezza, nel 1875 occorrevano 140 ore di salario medio per acquistare un quintale di grano, mentre ne occorrono meno di 22 oggi. Infatti si potrebbe obiettare che i beni socialmente necessari a riprodurre la forza-lavoro oggÌ sono altri e di piu, tanto da bilanciare l'aumento di potere d 'ac_quisto in rapporto a singoli b_eni. Cioè si potr~bbe obiettare che la Chevrolet o il frigorif~ro o un certo standard di abitazione sono oggi .socialmente indispensabili a riprodurre la forza-lavoro dell'operaio americano; la quale un secolo fa poteva anche riprodursi solo grazie a un certo numero di calorie giornaliere, e nient'altro. Senonché la nozione di livello di sussistenza contiene qualcosa di piu specifico, ai fini di una classificazione, di quella di livello socialmente nec_essarioper un certo stile di vita. Da chi ha fame a chi non può non viaggiare in Chevrolet (che pur è un'automobile socialmente disprezzata) c'è visibiln1ente un salto qualitativo. Tecnicamente diremo che chi va in Che; vrolet ha un « potere d'acquisto discrezionale » : è in condizione infatti di scegliere fra diversi consumi. Una certa parte, sempre crescente, del su0 potere d'acquisto, rimane dispol)ibile per spese « differibili >> e non indispensabili. I bisogni di cui gli si propone la soddisfazione, sono bisogni « su--- Biblioteca Gino Bianco
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