Sociologia del consumo 161 degli economisti_ classici. Attraverso le sue considerazioni sul consumo si traduce in forma piu sistematica la corrispondente situazione reale di quel mo- . mento storico. Per Marx il consumo - al pari del valore d'uso delle merci - è un dato che viene preso in considerazione una volta per tutte, ma che non diventa oggetto specifico di scienza. Se è vero che « senza bisogno non vi è produzione))' è però il consumo che produce il bisogno, e « il consumo presuppone idealmente l'oggetto della produzione come contenuto, come bisogno, come incentivo, come scopo >> (Critica dell'economia politica). Nel sistema capitalistico poi, il consumo individuale non è che « un puro e semplice incidente del processo di produzione )); conserva l'operaio a un livello di sussistenza, come olio che serve a mantenere in attività uno strumento di produzione. Non possiamo affrontare qui la questione del « primato del produttivo» nel pensiero di Marx, che come abbiamo già suggerito, vale un discorso a parte. Rileviamo per inciso che esso arriva fino al gusto del rovesciamento terminologico quando si definisce il consumo individuale come un atto produttivo il cui «prodotto>> è lo stesso consumatore 1 ; dove è evidente il rifiuto fondamentale a concepire il consumo come attività autonoma, avente propria finalità. Forse possiamo affermare che ci troviamo qui alle radici della lim~tazione piu importante del pensiero marxiano. La limitazione che gli fa escludere che il consumo possa, all'interno del sistema capitalista,_ diventare altra cosa che « incidente )), n1omento del sistema; che gli fa escludere che possano aver valore « rapporti sociali di consumo >>(e cosf la famigli~, l'associazione volontaria e"tutte le forme di organizzazione sociale che non siano funzionali all'organizzazione produttiva) mentre solo il processo pro-:- duttivo crea rapporti sociali, in condizioni di alienazione; che gli fa esclµ-:- dere che la sfera del consumo possa essere luogo di valore sociale. Sia~o alle radici del rapporto tra struttura e sovrastruttura. Escludendo che un complesso di comportamenti e di rapporti economici, quali quelli connessi al consumo, {acesse parte della struttura, si allontanava la possibilità di valutare le tendenze piu rilevanti estranee al meccanismo del sistema, ma in grado di influenzarlo 2 • 1 Il Capitale, I, 1, 202. 2 :È vero che nel III voi. del Capitale sì riconosce l'importanza del « valore d'uso delle masse sociali di prodotto )> per la ripartizione quantitativa della forzalavoro sociale; ma tale considerazione, come nota lo Sweezy, resta marginale, quasi casuale. Vedremo piu avanti che non risultano sufficienti le due giustificazioni che dà lo stesso Sweezy. Cioè, che in ogni caso la domanda effettiva dipende dalla distribuzione del reddito, quindi dai rapporti di produzione; e che i bisogni sono un elemento o relativamente .stabile, o meramente passivo, reattivo, in quanto riflesso del progresso tecnico; quindi non importante per la comprensione dello sviluppo . economico. B·iblioteca Gino Bianco
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