160 A. Pizzorno-A. Carbonaro matore (sociale ed eterodiretto), di fronte all'uomo-produttore (individua-- lista ed introdiretto) caratteristico del secolo scorso. Dall'altra parte, una considerazione sociologica del fenomeno del consumo potrà inserirsi come approfondimento di certi termini sia delle teorie della pianificazione che delle teorie dello sviluppo economico. Di questo vasto arco tenteremo di indagare le premesse e di mettere in rilievo alcune nozioni ed alcune ipotesi. 2. L'evoluzione dei consumi nella società capitalistica. Max Weber, all'inizio del suo libro su L'etica protestante e lo spirito del c,fpitalismo presenta quella lunga e ormai famosissima citazione tratta dai Consigli ad un giovane commerciante di Beniamino Franklin, che incomincia: « Ricorda che il tempo è danaro ... )) nella quale son rilevati con plastica chiarezza i valori morali che si attribuiscono al risparmiar tempo come al risparmiar denaro; al guadagno fine a se stesso; al valore del « credito presso gli altri )> in funzione del guadagno, e viceversa; con la conseguente divisione di tipo manicheo fra il lavoro e il risparmio come bene, e l'ozio e lo sperpero come male. Questo è lo spirito capitalistico: piu esattamente, è lo spirito di una classe libera imprenditrice, padrona del proprio lavoro. Nell'VIII capitolo del I volume del Capitale di Carlo Marx troviamo un'altra caratteristica citazione, pressapoco contemporanea a quella di Franklin, tratta da un anonimo Essay on trade and commerce del 1770: « Grandissimo è il consumo dei beni di 1usso fra i lavoratori poveri di questo regno : particolarmente fra la plebe manifatturiera; ma cosf essi consumano anche il loro tempo, il piu fatale dei consumi ». Questi poveri che consumano beni di « lusso » sono creature sulle quali evidentemente non spira lo spirito del capitalismo. Sono parenti di quei lavoratori agricoli della Sassonia che quando fu istituito il cottimo, smettevano di lavorare al raggiungimento del loro guadagno giornaliero; o di quei lavoratori. attuali di ~erti paesi sottosviluppati, che stupiscono gli americani perché preferiscono lavorar di meno e guadagnare di meno. È la zona d'ombra proiettata dalla « plastica chfarezza >> dei consigli di Franklin. Contro tale zona d'ombra lo Spirito del capitalismo aveva parecchie armi. Sul piano elevato c'era l'esaltazione ideologica del lavoro, con le sue conseguenze. Sul piano meno elevato c'era la teoria dei bassi salari: infatti tenendo bassi i salari la gente era costretta a lavorare il piu possibile per non morire di fame. È comprensibile che in questo clima la teoria economica consideri il consumo come semplice riproduzione della forza-lavoro, per cui, come diceva Ricardo, « il prezzo naturale del lavoro è quello che fornisce agli operai i mezzi di sussistenza e di perpetuazione della loro specie ». È pure entro tale quadro che Marx porta alle conseguenze piu coerenti il sistema implicito Biblioteca Gino Bianco
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