Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Alternative della pianificazione 153 là dei problemi del recupero del « ritardo iniziale>>. In questo senso il prezzo economico e sociale della collettivizzazione forzata (il cui pagamento non sembra ancor terminato nella economia sovietica) veniva ampia- .mente compensato, dal punto di vista dei centralizzatori, con il fatto di potersi liberare da ogni vincolo. Per una· singolare dialettica il problema del ritardo iniziale divenne il cavallo che, una volta inforcato, poteva permettere di bruciare le tappe non solo del «recupero)), ma del primato. Non bisogna nascondersi, infatti, che il problema della industrializzazione aveva ricevuto già prima una coloritura che ne faceva qualcosa di parecchio diverso dalla attuale questione delle aree sottosviluppate: senza necessariamente doversi richiamare alle posizioni dei superindustrializzatori della sinistra, basta rammentare che la politica del raggiungimento e superamento dei paesi capitalistici piu avanzati era stata posta dallo stesso Lenin come una « questione vitale >>: si tratta di ambizioni che vanno assai al di là della pura e semplice questione dei compiti pire-socialisti, della rottura della barriera posta dalla mancanza di accumulazione iniziale etc. Doveva piuttosto rivelarsi che questa concezione della accumulazione «primitiva>> - cosf largamente influenzata dalla analisi marxista delle « origini del capitalismo >> - era suscettibile di esplicare la sua efficacia piu sul piano delle condizioni politiche generali - armando la leva della violenza - che non su quello strettamente economico. ln questo senso essa era servita ottimamente a porre un ordine di problemi che andava assai al di là di quello della trasformazione dei paesi dell'URSS da arretrati in moderni. Un ordine di problemi che costituiva in parte un'alternativa a questa trasformazione in quanto la proiettava in un quadro estremamente piu ambizioso, condizionato da un lungo periodo di emergenza. Se ci si orienta verso una valutazione di questo tipo dell'esperienza sovietica si deve concludere che due tipi di ipotesi sono possibili: A) la · valorizzazione del principio di coor4inazione ex-ante è realizzabile solo in condizioni del tipo accennato e che - ove queste manchino o non si vogliano (pur in un sistema giuridicamente fondato sulla proprietà ·.pubblica dei mezzi di produzione fond·amentali) accogliere a motivo di · diverse preferenze sociali (e politiche) - manchi il minimum per questa valorizzazione. Il principio della coordinazione ex-anie tenderebbe in questo caso a çonfigurarsi principalmente come uno strumento capace di rafforzare - attraverso l'unificazione delle decisioni - piuttosto lé facoltà coercitive dell'imprenditore anziché quelle organizzative (inco-- Biblioteca Gino Bianco

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