Luciano Cafagna dalle dimensioni e dalla dispersione dell'azienda contadina prevalente, quella del contadino medio, e sottolinea l'esigenza di incoraggiare l'azienda statale e la cooperazione. Ma la sua cooperazione sembra quella tradizionale fondata sulla prosperità dell'azienda individuale 1 • Questa linea d'azione sembra mantenersi entro i limiti del prevedibile e non annette un potere taumaturgico all'accrescimento delle variabili a disposizione del pianificatore. Probabilmente Bukharin o gli economisti che lo consigliavano o ai quali si ispirava si rendevano conto che una azione sconvolgente volta a tutto accentrare poteva lasciare i pianificatori con in mano delle variabili « vuote » che sarebbe stato doloroso e faticoso riempire negli anni. È un fatto comunque che l'altra linea d'azione - che prevalse politicamente -· sconfinava nell'imprevedibile e nell'avventuroso e le sue previsioni, per ciò che riguardava l'agricoltura, furono tragicamente smentite 2 • Ma dallo stato di emergenza che fu creato dal fallimento delle previsioni doveva venire un contributo decisivo al rafforzamento delle tendenze verso l'accentramento piu rigido, economicamente come politicamente. Si delineò con chiarezza una situazione istituz_ionale nuova (non a caso la svolta della fine degli anni '20 fu chiamata la « seconda rivoluzione») che permetteva di modificare sostanzialmente i termini del problema prima esposto, mediante il ricorso a fattori di compenso del tutto estranei al sistema di preferenze sociali cui prima ci si richiamava. Ciò che caratterizza questa nuova situazione è, secondo noi, il distacco non solo dall'alleanza fra operai e contadini, ma anche da ogni collegamento reale dell'operato ufficiale con gli interessi operai, i quali dovevano rivelarsi piu largamente dipendenti da quella « alleanza>> di quanto non si potesse supporre. Quando i « sinistri >>proponevano di vessare i contadini per strappare loro l'alimentazione necessaria alle città e i fondi per l'industrial,izzazione, essi manifestamente intaccavano il principio della smitcka, ma si può ancora pensare che essi si illudessero di salvaguardare, in tal modo, oltre che il principio della industrializzazione, gli immediati interessi operai. Quando Bukharin avvertiva che occorreva indirizzare piu investimenti verso l'agricoltura, evitare di scoraggiare con una erronea politica di prezzi ·Ia produzione di grano, oltre a salvare il principio della smitcka, mostrava di avere presente che l'alternativa poteva essere l'affamamento delle città. Gli uni come gli altri sembravano, insomma, portati a scartare una compren1 Si può forse leggere in questa tendenza la contrapposizione di uno sforzo per una migliore utilizzazione delle variabili controllate al tentati"o di trarre pretesto dalla confusione esistente per fare un ulteriore passo verso l'accentramento. Notizie sulla controversia fra gli economisti si trovano in DoBB, Storia cit., e acute osservazioni in BoBROWSKI, Formation etc. cit. 2 Ai dati che si trovano al riguardo nel DoBB, Storia cit., in PR0K0Pov1cz, Storia _economica dell'URSS, Laterza, Bari 1957, val la pena di aggiungere la segnalazione del reporta_ge del CHAMBERLIN, L'età del ferro della Russia, Torino 1937. Biblioteca Gino Bianco
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