Alternative della pianificazione « accumulazione primitiva >> del socialismo, formulandolo in questi termini: « Piu un paese, passando all'organizzazione socialista della produzione è economicamentet arretrato, piccolo-borghese, contadino, minore è l'eredità che il proletariato riceve al momento della rivoluzione sociale come fondo della accumulazione socialista, piu l'accumulazione socialista dovrà poggiare sullo sfruttamento delle forme pre-socialiste dell'economia e minore sarà l'importanza dell'accumulazione sulla base produttiva propria, meno, in altri termini, si nutrirà del prodotto supplementare dei lavoratori dell'industria socialista. Al contrario, piu un paese in cui trionfa la rivoluzione sociale è economicamente e industrialmente avanzato, piu l'eredità materiale che il proletariato vi riceve dalla borghesia, dopo la nazionalizzazione, sotto forma di un'industria altamente sviluppata e di un'agricoltura capitalista organizzata è considerevole, minore è l'importanza delle forme pre-capitaliste della produzione e piu il proletariato dovrà cercare di diminuire la non-equivalenza dello scambio dei prodotti dell'industria contro i prodotti delle colonie [il P. usa questo termine luxemburghianamente per indicare l'economia non-socialista ma don1inata dal potere socialista, per analogia con la funzione delle colonie nella accumulazione primitiva del capitalismo] dovrà cercare cioè lo sfruttamento di queste ultime; - e piu il centro di gravità dell'accumulazione socialista si sposterà sulla base socialista della produzione, cioè, in altri termini, sul prodotto supplementare dell'industria e dell'agricoltura socialista)). Vale a dire che - secondo questa diagnosi - di fronte ai compiti combinati di natura socialista e pre-socialista del potere sovietico era giuocoforza sacrificare la smictka leninista, l'alleanza degli operai e dei contadini 1 • Questa teoria, formulata nel 1923, all'epoca della cosiddetta « crisi delle forbici» nei rapporti fra i' prezzi agricoli e quelli industriali pare esprimesse il punto di vista prevalente fra i seguaci di Trotzkij e in genere fra gli oppositori di sinistra. Essa fu contestata e oppugnata da Bukharin e dallo stesso Stalin. La tesi contraria negava la necessità di forzare il ritmo della accumulazione e soprattutto di fare delle economie contadine la leva essenziale del processo. Se si rileggono gli scritti di Stalin del periodo, nei quali è affroptato l'argomento della accumulazione socialista, se ne ricava una certa 1 E. A. PREOBRAGENSKI, La legge fondamentale dell'accumulazione socialista, ~n « Vestnik Komakademij », 1924, n. 8, il cui pensiero troviamo citato e riassunto 1n L~Pinus-OsTROVITIANov, Précis d'économie politique, Paris 1929, pp. 444 sgg. Lo cita e commenta anche STALIN, Opere, vol. VIII, Ron1a 1954, pp. 351 sgg., che è da veder~ rer tutt~ la disc~~si?ne. La tesi del P. prendeva evidentemente le mosse da. una _op1n!o1:1ed1 Trotzk1J, il quale nel 1922, nella prefazione alla riedizione dei suoi scritti sul 1905 aveva sottolineato la ineluttabilità di un conflitto coi contadini ove non si fosse trovato sbocco sul piano della rivoluzione mondiale. Il testo in 9uestione si può leggere in trad. it. in TRoTZKIJ, Il 1905, Milano 1948, p .. 10, e, 1n una versione notevolmente difforme, nella citazione riportata in STALIN, Opere, voi. V_III ·cit., p. 315. Biblioteca Gino Bianco
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