Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Luciano Cafagna conto di come la soluzione di quel problema politico, in questo sconvolgimento di termini potesse risultarne di una atipicità imprevedibile. Le implicazioni di questa osservazione ci conducono direttamente nel campo della quarta ed ultima condizione da noi elencata, relativa alla plasticità del materiale umano. Nel porre a contatto il materiale umano di una società ad economia fondamentalmente agricola ed arretrata, caratterizzata da una notevole dispersione di insediamento, con gli obbiettivi a breve scadenza di una civiltà urbana avanzata (proponibili in virtu delle risorse esistenti e del « disegno >>esistente di questi obbiettivi) si toglievano agli uomini decenni di progressivo adattamento. La società era scarsamente preparata ad affrontare questi mutamenti col ritmo proposto dall'alto e lo squilibrio fra il vertice e i suoi proponimenti e la base e la sua impreparazione doveva necessariamente trasferirsi negativamente sul terreno economico come in quello politico, data la rigidità del vertice. Una frattura di tal genere si prestava a scoraggiare i piu arditi proponimenti, quando questi si fossero ritenuti vincolati a determinate « preferenze sociali >>nella loro azione corrente (gli obbiettivi lontani si possono sempre rivestire dei significati piu diversi). Ma si prestava anche ad esaltare questi proponimenti dato il carattere sostanzialmente ·inerme e indifeso del materiale umano, quando ci si fosse svincolati interamente dal « mediocre>> presente di questo. Il. Lo schema originario di combinazione di obbiettivi socialisti con compiti pre-·socialisti ne~ fondatori della URSS passava per l'estensione dell'impulso rivoluzionario dal paese piu « carico >> per la spinta iniziale, ma meno « maturo >> per il coronamento di questa spinta, a paesi aventi un elevato livello di sviluppo industriale e quindi piu «maturi))' capaci di assumersi l'onere dei compiti pre-socialisti della arretrata URSS 1 • Ma la storia si svolse diversamente e questo schema cadde. Si apri allora la controversia sulle possibilità e i modi di affrontare con forze meramente autoctone i compiti « pre-socialisti >>, indicati essenzialmente nella creazione sul territorio sovietico di una larga base industriale moderna. Il problema che si aveva di fronte era quello della formazione dei capitali necessari alla erezione di questa base ed implicava necessariamente, data la struttura prevalentemente agraria dell'URSS una alterazione sostan~iale dei rapporti fra la città e la campagna.· Un economista, E. A. Preobragenski, definf questo problema, come problema della 1 Come è noto i comunisti sovietici puntavano soprattutto sulla Ger1nania. Biblioteca Gino Bianco

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