Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Luciano Caj agna Una nota preliminare merita subito invece il problema della « riserva di conoscenze », ossia delle possibilità di «recupero» di conoscenze e di tecniche già note in virtù degli anteriori sforzi di sviluppo verificatisi nella economia mondiale. Dalla sottovalutazione di questo problema può derivare una quantità di giudizi erronei. In una notevole misura, infatti, il principio della « curva d'inseguimento >> stabilito dal Dobb ha operato in relazione ad una conoscenza del percorso che veniva fornita dall'esempio delle economie capitalistiche occidentali: e questo è senza dubbio uno dei segreti dell'elevato ritrrio di sviluppo dell'economia sovietica. Come ha osservato il Salin, « sotto il riguardo della organizzazione economica, la Russia, dopo la vittoria della rivoluzione, s'era trovata in una posizione favorevole rispetto. agli altri paesi industriali >> proprio in virtu del suo ritardo industriale. Lo stato socialista « aveva perciò potuto, · con la pianificazione centralizzata, ricuperare in breve volger di tempo quanto Ìn Europa e negli Stati Uniti la borghesia liberale, grazie al desiderio di guadagno dei liberi imprenditori, aveva realizzato ne\ corso di un secolo e mezzo. La rivoluzione industriale, tuttavia, non si compf, in tappe ora più brevi ora più lunghe, sul dorso di un proletariato avulso dalla terra, piu o meno secondo le· leggi di una economia di mercato pungolata· e scossa da congiunture favorevoli e da crisi, ma si presentò all'Oriente come un compito calcolabile sui risultati dell'Occidente: di conseguenza fu possibile scansare non poche difficoltà di avviamento e di conversione (anche se al loro posto ne subentrano altre piu esiziali per le vite umane) >> 1 • L'osservazione si presta a molt~ implicazioni. Vi è il fatto tecnologico e il fatto organizzativo .(il Salin insiste particolarmente, nel suo scritto, sui problemi della localizzazione). Vi è, cioè, la possibilità di assimilare rapidamente una tecnica concresciuta lentamente nel contesto dello sviluppo di un'altra economia e di un'altra società e vi è la possibilità di costru·ire organizzativamente la nuova industria senza l'impaccio di realizzazioni preesistenti avvenute in base a formule superate e imperfette: qualcosa di simile, insomma, a certi tratti dello sviluppo dell'economia capitalistica sul « continente vuoto >> americano. Questa fase « recuperativa >> accelerabile e accelerata ha fatto anche da « rincorsa >>, quindi, per un processo autonomo successivo che continua e continuerà. Una attenta considerazione di tutto questo problema può indurre quindi a valutare 1 EnGARSALIN, La nuova tappa della rivoluzione industriale, in « Economia internazionale », 1957, n. 3, pp. 520-21. .. Biblioteca Gino Bianco

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