Alternative della pianificazione seguire in virtu di certe condizioni di utilizzazione dei fattori produttivi, in parte già esistenti agli inizi dell'esperimento, in parte latenti nei modi in cui il quadro istituzionale sovietico si veniva configurando per la natura del gruppo politico al potere - che aveva particolari vocazioni 1 - e per la natura della situazione saciale che era alla mercè di questo gruppo. Enumeriamo, per comodità, le principali fra queste condizioni (e diciamo le « principali », ma ognuna di esse indica in realtà piuttosto un « ordine » di condizioni, che presenta aspetti molteplici e spesso contrastanti nel proprio interno) : A) la vastità eccezionale della terra disponibile e delle risorse; B) la scarsità del capitale iniziale, cui si accompagna la impossibilità, per ragioni politiche, del ricorso al capitale stra- ·niero; C) la eccezionale « riserva di conoscenze » necessarie allo sforzo accrescitivo; D) il grado di elevata malleabilità del materiale umano. Uno sguardo sommario a queste condizioni e a talune loro implicazioni agevola la comprensione dei termini di scelta (almeno per ciò che riguarda « ostacoli >> e « tentazioni ») dei pianificatori. Sulla prima condizione non è necessario soffermarsi 2 : se ne valuti tuttavia il carattere di presupposto oggettivo per una politica di autosufficienza, che è un tipo di macroscelta economica abbastanza dirimente. Della seconda condizione vedremo che fu il problema dei problemi fino allo sbocco che ebbe con la svolta degli anni del primo quinquennio: essa coincideva sostanzialmente con il problema stesso del « ritardo >> di sviluppo del grande paese. Si osserverà che questo ritardo, nel quadro delle altre condizioni, venne assumere una singolare funzione di terreno da « rincorsa ». 1 Non possiamo soffennarci su questo punto. Ci sen1bra che una analisi interessante abbia condotto al riguardo CzESLAWBoBRowsK1, F ormation du système soviétique de planification, Paris 1956, che dedica una particolare attenzione alle ragioni e ai rnodi del prevalere, nel_la soluzione dei problemi economici, di un atteggiamento volontaristico e di una prevenzione a favore di forrne coercitive e centralistiche di gestione della economia e di,, considerazione dei problemi della pianificazione. Il B. sottolinea elementi come il fatto di aver preso le mosse dalle esperienze del capitalismo di guerra tedesco, dell'aver fatto le prime armi con il comunisrno di guerra, della sorpresa di avere riscontrato nella realtà economica una 111alleabilità maggiore di quella che lasciava prevedere le « leggi » degli economisti. Restano un po' in ombra i fattori derivanti dalla struttura stessa del potere e dal concreto atteggiamento verso gli uomini del presente. 2 « L'URSS occupa oggi il primo posto nel mondo per quanto riguarda le risorse accertate dei minerali di ferro, manganese, rame, piombo, bauxite, nichel, volframio, sali' potassici, fosfati, torba, le risorse idroenergetiche e forestali. L'URSS è tra i paesi che posseggono le piu vaste risorse di carbone e petrolio », I. BAIBAKov, La competizione economica e la pianificazione a lungo termine, in « Kommunist », 1956, n. 6, trad. it. « Rassegna sovietica », 1956, n. 3, p. 89. s·1bliotecaGino Bianco
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