Alternative della pianificazione 135. fitto ai redditi salariali, e, conseguentemente, alla condizio.ne del sala- . . r1ato emancipato. Analogamente -l'economia sovietica, coi suoi ritmi di accrescimento produttivo, che rappresentano storicamente un'assoluta novità, sembra fornire la piu chiara conferma della ipotesi presupposta da Marx. Essa col)sente al Dobb di delineare quindi, in base alla confermata ipotesi marxista, una economia politica del socialismo coincidente con la teoria dello sviluppo economico e in cui quest'ultima si risolve in una teoria delle decisioni accentrate, della quale si sottolinea l'importanza « per la soluzione dei problemi del nostro tempo>>. Questa sottolineatura venne - fatta dal Dobb in due tempi. In un primo tempo in riferimento ai feno- ·meni di tendenza al ristagno delle economie capitalistiche più sviluppate. In un secondo tempo in relazione al manifesto aggravarsi delle disparità di sviluppo fra paesi di pieno capitalismo e paesi arretrati e all'imporsi, in questi ultimi, della necessità di una politica volta a colmare questi dislivelli e soprattutto ad eliminare il circolo vizioso che costantemente li aggrava. Circa il primo ordine di problemi si rilegga quanto il Dobb ne scriveva, fra le due guerre, in Economia politica e capitalismo. Anche piu di recente, tuttavia, egli è tornato a sottolineare quelli che sono, secondo lui, i limiti storici del « potenziale dinamico » esistente in una economia capitalistica, le cui piu impressionanti manifestazioni storiche di accrescimento « trovano la loro spiegazione in circostanze che devono essere considerate anormali e transitorie anziché normali e durevoli » 1 • Il secondo ordine di problemi, relativo alle aree sottosviluppate, è invece addirittura oggetto di « dedica » - se cosi si può dire - dell'opera Russian Economie Development since 1917. Veramente un'am~ pia dedica è infatti l'introduzione a tale volume, sin nel titolo, e in cui le tesi che il Dobb era venuto elaborando nel corso degli anni vengono arricchite, ricapitolate e messe a. punto, con pronta sensibilità, intorno allo spunto offerto dalle prime avvisaglie di quello che sàrà poi l'impe~ tuoso affermarsi della letteratura economica sui paesi sottosviluppati. Successivamente l'A. è tornato anc_ora su questi problemi con contributi specifici, in cui il riferimento al modello sovietico è sempre direttamente o indirettamente presente. In tutta questa impostazione sembra a noi che si annidi un duplice equivoco. Da un lato la « conferma » sovietica alla ipotesi marxista, in quanto conferma valida Sl;ll piano teorico è ricavata depurando l'espe1 M. DoBB, Economia politica etc. cit., pp. 318-19; Lezioni cit., p. 283. Biblioteca Gino Bianco -
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==